22 Maggio 2018 - 10:09 . Africano . Degrado
Ciclabile Salaria, nuovo punto di “raccolta” di rifiuti e rottami sotto al Ponte delle Valli
Le scalette che scendono dal Ponte delle Valli fino alla Ciclabile Salaria sono invase da erbacce e rifiuti. Appena più sotto si intravede il parcheggio di scambio della stazione Nomentana e più in basso è sistemata una doppia telecamera che dovrebbe garantire un teorico controllo dell’area, ma siamo in una sorta di terra di nessuno, lungo la riva dell’Aniene. Poche settimane fa in questo punto è stato effettuato uno sgombero forzato degli insediamenti nomadi che da tempo erano presenti nell’area. Alcuni gruppi si sono spostati più a monte, verso ponte Nomentano, ma una piccola parte continua a gravitare in quest’area, utilizzata come punto di raccolta di tutti i materiali che vengono recuperati dai cassonetti dei rifiuti o dalle discariche abusive.
Arrivando quasi alla fine delle scale notiamo la presenza di un gruppo di nomadi vicino a un furgone. Spingono carrelli e passeggini riadattati e dal giardinetto antistante si spostano velocemente verso il tracciato della ciclabile, passando sotto al ponte. Li seguiamo a distanza, per capire dove si stiano dirigendo. Velocemente, dopo aver superato il centro di depurazione dell’Acea e la serie degli orti lungofiume, girano a sinistra, lungo un piccolo sentiero che corre lungo il binari della ferrovia. Dopo aver atteso alcuni minuti la coppia torna indietro, con i carrelli ben pieni. Colpisce soprattutto il secondo passeggino, letteralmente ricoperto da bombole del gas vuote. Il peso è elevato e il nomade fatica per spingerlo lungo la piccola salita del ritorno.
Il “carico” viene portato fino al furgone, con cui verrà trasportato verso una destinazione ignota, come del resto è sconosciuta la provenienza. Non appena il gruppo si allontana torniamo indietro per controllare il punto da cui è stato prelevato il materiale. Il “magazzino” si trova esattamente sotto al ponte, in un punto nascosto alla visuale, tra alcuni cespugli e arbusti. Sotto si intravedono rottami di vario genere, oltre che altri rifiuti abbandonati o trasportati temporaneamente fino a qui prima di essere portati altrove. Lo scorso 26 aprile proprio tra le acque del fiume era stato ritrovato il cadavere di uno dei senzatetto che vivevano accampati sul lato opposto del ponte. Dopo quell’evento il Comune ha accelerato gli sgomberi, con l’intervento della polizia locale e di operai con mezzi meccanici ma, dalle testimonianze recenti di residenti e utenti della pista ciclabile, risulta che i gruppi allontanati stiano cercando nuovi punti nascosti dove poter ricreare l’insediamento.
LEGGI il rischio eternit lungo il percorso
LEGGI la notizia sullo sgombero