7 Maggio 2018 - 16:22 . Africano . Cronaca

Ponte delle Valli, sgomberato l’insediamento tra viale Etiopia e Tangenziale Est

Un blitz in piena regola per sgomberare gli insediamenti abusivi sotto il Ponte delle Valli, a due passi da viale Etiopia e dalla Tangenziale Est. E’ quanto avvenuto intorno alle 11:00 di questa mattina, quando il Reparto NAE (Nucleo Assistenza Emarginati) del II Gruppo Parioli della Polizia di Roma Capitale è intervenuto per allontanare i nomadi che, da tempo, si erano stabilizzati in zona.

Come ha spiegato il funzionario del NAE, presente per coordinare il lavoro degli agenti entrati in azione a seguito delle sollecitazioni dei residenti esasperati dai fumi che si sollevavano dagli accampamenti, “questo di oggi non può essere definito un vero e proprio sgombero, ma un intervento di pressione per far capire a queste persone che qua non possono più stare. Non è la prima azione di questo tipo che ci vede impegnati, né sarà l’ultima – prosegue – perché ogni volta che queste persone vengono spostate da un insediamento, subito dopo si stabilizzano in un altro luogo che, in futuro, richiederà un nostro nuovo intervento”.

Il funzionario continua a spiegarci la vastità di questa problematica sociale e, intanto, intorno noi, sale il nervosismo di alcuni rom che cercano di recuperare di corsa gli ultimi effetti personali: “Prima di arrivare qui stavamo effettuando un censimento al campo nomadi che si trova sull’Olimpica, è un problema che non vede fine anche in merito allo smaltimento dei rifiuti che vengono prodotti in questi accampamenti. L’Ama infatti – spiega – per contratto non è tenuta a rimuoverli, per cui ogni volta deve essere prima stilato un preventivo che Roma Capitale deve approvare e solo a quel punto l’azienda può intervenire. I tempi per essere operativi sono lunghi e così nel frattempo imperversa il degrado. Le assicuro che se ci fosse un’azione coordinata tra Polizia, Ama e Comune, non ci sarebbe questa situazione”.

Tuttavia l’amministrazione capitolina sembra determinata al superamento dei campi abusivi: “Finalmente si è capito che bisogna entrare nella logica di integrare queste persone, assegnando loro innanzitutto un’abitazione, ma mancano i mezzi. A noi del NAE nessuno ha dato un protocollo operativo. Noi interveniamo come oggi per mandare messaggi concreti – conclude – poi quando sapremo di essere affiancati da Ama procederemo agli sgomberi veri e propri”.

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