Prati | La Storia

Teatro Adriano, quando i Beatles scatenarono il delirio

di Sergio Campofiorito

Il 27 giugno 1965, la storia della musica passa per Prati. Quattro ragazzotti di vent’anni, vestiti da giacche nere e basettoni, infiammano il teatro Adriano cantando Twist and shout: singolarmente si chiamano John Lennon, Ringo Starr, Paul McCartney e George Harrison, insieme sono i Beatles.

Sono sulla cresta dell’onda, dopo aver toccato l’America, il Giappone e le Filippine, arrivano nel Belpaese dove hanno soltanto tre tappe: Milano, Genova e Roma. Intorno alle 16.30 il palco viene scaldato da Peppino di Capri, seguito da Fausto Leali, Maurizio Arceri e i New Dada. Il quartetto di Liverpool arriva separato, Gianni Minà trasporta Ringo e George, mentre John e Paul viaggiano sull’auto di lusso di un amico.

Piazza Cavour è presidiata da forze dell’ordine, camionette, autoambulanze, mentre la platea del teatro è semi-vuota (il biglietto arrivava a costare 7.000 lire), il pubblico ha preferito le più economiche gallerie. McCartney scatena l’isteria collettiva con due semplici parole: “Ciao Roma!”. L’esibizione (la prima di quattro spalmate in due giorni), dura appena 35 minuti, a concerto finito Ringo Starr lancia dal palco le proprio bacchette verso la platea: ancora oggi in città, dopo cinquantaquattro anni, in molti giurano di possederle.

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