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5 settembre 1921: il professor Dall’Osso dà un nome agli antenati dei romani
di Sergio CampofioritoA Colle Sant’Agata, vicino alla Riserva naturale dell’Insugherata, sorgeva un villaggio, già abitato dalla prima età del bronzo in un’epoca remota che si attesta tra il 3.500 a.C e 1.200 a.C.. Le tigri si erano estinte e l’uomo cominciava ad addomesticare buoi e pecore e a coltivare la terra. Nell’attuale via Aristide Gabelli, dentro a capanne dalla forma circolare, viveva un popolo protetto da fossati e palizzate. Il primo a studiarlo fu un compagno di studi di Giovanni Pascoli, il professor Innocenzo Dall’Osso.
Il 5 settembre 1921, 101 anni fa, dagli scavi di Dall’Osso riemerge una verità obliata: prima dei Romani, c’erano gli Aborigeni.
Il professore ha una laurea conseguita alla facoltà di Lettere a Bologna ed è dotato di straordinaria sensibilità per l’antico: sua è la decisione dello scavo rivelatore. L’area era occupata da un cantiere edilizio dal quale era emerso qualcosa. Per tale motivo, il 5 settembre 1921, Dall’Osso, che supervisionava le operazioni, decide di recarsi sul luogo. La sua ipotesi è che qui abbia vissuto un popolo misterioso considerato il progenitore storico dei Romani.
I ritrovamenti gli daranno ragione: a Colle Sant’Agata vivevano gli antenati leggendari dei Romani, gli Aborigeni.
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