Prati | La Storia
7 dicembre 1883: quando a Prati si consumò un duello di cappa e spada
di Sergio CampofioritoAnche Prati, similmente a Monte dei Cocci a Testaccio, ha avuto il suo monticello artificiale. Si chiamava Monte Secco, un’altura di pochi metri formatasi a causa dell’accumulo di detriti e pezzi di anfore che si trovava nelle vicinanze del Ponte Margherita. Il monte sparirà con l’urbanizzazione del quartiere avvenuta nei primi del Novecento, resterà il nome della zona: Montesecco.
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In questa località si consuma una vicenda singolare: un duello tra il politico e patriota Giovanni Nicotera e Francesco Lovito, segretario generale di Agostino De Pretis. La passione e la rivalità di entrambi li porta, il 6 dicembre 1883, a uno scontro fisico nei corridoi di Montecitorio: volano insulti, poi sputi, schiaffi no. Nicotera non voleva sporcarsi le mani.
Ne avrà occasione il giorno dopo, nei pressi della trattoria Montesecco. Un duello di cappa e spada tra gentiluomini d’altri tempi.
I due si fronteggiano alla presenza dei rispettivi padrini, dopo l’assalto iniziale, il primo sangue è di Lovito che riporta una ferita al braccio destro. Si impone l’alt, ma l’onorevole continua a vorticare fendenti quasi alla cieca, finendo anche per colpire i padrini che assistono in qualità di testimoni.
Lo scandalo costringerà Lovito a dimettersi dal ruolo di parlamentare. Cose che succedevano, 186 anni anni fa.
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