Prati | La Storia
19 novembre 1940: in viale delle Milizie muore il “viceduce”
di Sergio CampofioritoIn viale delle Milizie, molte abitazioni erano ad uso dei gerarchi fascisti. Al civico 4 viveva Arturo Bocchini, il “viceduce”, colui che ha fondato e diretto la polizia segreta, l’Ovra.
Bocchini era il responsabile della sicurezza di Mussolini, costituì per lui la cosiddetta Guardia presidenziale: cinquecento tra carabinieri, poliziotti e membri della milizia che avevano come unico compito la protezione del duce. E la sua.
Il 18 novembre 1940, esattamente 79 anni fa, al sicuro nella sua casa, Bocchini troverà comunque la morte.
Erano giorni di guerra, Bocchini comunque non rinunciava alle sue sfarzose abitudini. Quella sera si reca a cena all’albergo Ambasciatori di via Vittorio Veneto, il cui proprietario è suo amico personale. Cena con champagne e aragoste mangiandone, secondo una ricostruzione giornalistica, addirittura dieci. Quando rincasa, intorno alle 4 del mattino, ha un malore.
Lo assiste l’amante venticinquenne, Maria Letizia De Lieto Vollaro. Resasi conto delle disperate condizioni del compagno e dopo essersi consultata con i parenti, la giovane si procura due fedi nuziali e fa celebrare il matrimonio, in articulo mortis, dal vescovo Lorenzo Bartolomasi.
Il talamo nuziale sarà anche il letto di morte di Bocchini: il viceduce muore stroncato da un ictus.