Cavour | La Storia
14 marzo, doppio anniversario per piazza Cavour
di Gianluca CollettaIl 14 marzo è un anniversario doppio per il quartiere di Prati. In questa data infatti l’area dietro a Castel Sant’Angelo inizia a cambiare la sua fisionomia. Nel 1885 viene infatti posata la prima pietra della statua dedicata a Camillo Benso conte di Cavour, che darà poi il nome alla piazza su cui sorgeva il teatro Adriano. Quattro anni più tardi fu la volta dell’avio dei lavori di costruzione del Palazzaccio, che oggi ospita la Corte di Cassazione.
Il 14 marzo del 1885 era una giornata ventosa e i vigili reggevano con le mani un blocco di travertino pesante 7 quintali, che fu poi la base della statua dedicata al Tessitore d’Italia. Il grosso piedistallo, sotto gli occhi di re Umberto e della regina Margherita, che gettarono la calce sulla prima pietra, fu issato sopra un tubo di metallo contenente monete d’oro e d’argento in segno di buon auspicio, oltre a una pergamena con le parole dei reali.
La statua però provocò molte polemiche, prima per il costo spropositato, poi per la posizione rivolta verso il futuro palazzo di Giustizia, ma con le spalle a piazza Mazzini. Una sottigliezza che non passò inosservata al giornale La Tribuna che si chiese “perché Cavour volta le spalle a Mazzini? Hanno forse litigato?”
L’opera di costruzione della piazza però non si fermò. Per molto tempo piazza Cavour fu un cantiere a cielo aperto. Nel 1889 ci fu la posa della prima pietra del nuovo palazzo di Giustizia, fortemente voluto dall’allora ministro Giuseppe Zanardelli.
L’obiettivo era quello di riunire in un unico palazzo tutti gli uffici giudiziari di Roma. Il terreno su cui sarebbe dovuto sorgere l’edificio era cedevole e fu necessario realizzare una profonda base in calcestruzzo per reggere il pesante edificio. I problemi legati alla sua costruzione gli fecero prendere il soprannome di Palazzaccio, a causa anche dei sospetti di corruzione avvenuti durante i lavori edili, in palese contrasto con l’obiettivo di giustizia che doveva rappresentare.