“Riaprite il consultorio di via Silveri”. Si è appena concluso un sit-in di protesta da parte di comitati e associazioni civiche davanti alla sede dell’Asl 1 in via Borgo Santo Spirito.

I manifestanti hanno chiesto la riapertura del consultorio in via Silveri, chiuso in estate e le sue funzioni accorpate alla struttura di via Tornabuoni, distante circa 10 chilometri dalla vecchia sede.

“Anzitutto chiediamo – protesta Giorgio De Santis, 65 anni, portavoce del comitato Laboratorio di quartiere San Pietro Cavalleggeri – di leggere l’atto formale secondo il quale il consultorio è stato spostato, una richiesta che ci è stata rimbalzata più volte da Regione e Comune. La sede in via Silveri, circa quarant’anni fa, è stata donata dalla fondazione La madre e il bambino Giannetto Elia, con l’obbligo che restasse un consultorio. Oggi invece, in via Silveri, restano una sezione per la Tutela salute mentale e riabilitazione dell’età evolutiva (Tsmree, ndr) e un asilo. La legge prevede – chiosa De Santis – un consultorio ogni 20 mila abitanti, con la chiusura di via Silveri tale numero è stato decisamente sforato”.

Il suo comitato, insieme all’associazione Non una di meno, promette altre iniziative nei prossimi giorni.

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