24 Marzo 2020 - 13:41 . Fuori Quartiere . Curiosità

Su Facebook tutti a difesa del clown di via Agri. E un’inquilina “incide” una canzone

Yari il clown
Yari il clown

Clownisty. La Dynasty del Trieste-Salario prosegue. Puntata numero tre: la solidarietà. L’artista di strada (senza più strada) Yari il Clown, 31 anni, romano di Monteverde ma residente nel Trieste-Salario da prima che iniziasse l’emergenza, è stato sommerso da messaggi d’affetto.

Su Facebook, ma anche da quella parte del condominio di via Agri che si è schierata dalla sua parte. È il condominio dove qualcuno gli ha impedito, paventando la possibilità di far intervenire le forze dell’ordine, di tornare a esibirsi nel proprio cortile, dopo la sorpresa fatta sette giorni prima a grandi e piccini. Esibirsi in perfetta solitudine, rispettando quindi le misure di sicurezze legate al contenimento dell’epidemia da Covid-19, è bene sottolinearlo.

Riassunto delle puntate precedenti. Yari scende nel suo cortile il pomeriggio del 15 marzo. L’apparizione lascia tutti stupefatti. Il condominio applaude l’artista, che mostra qualche numero dei suoi a ritmo di musica. Qualcuno però non gradisce. Perché “Yari fa rumore”. Il clown ne prende atto e annuncia la resa. Non concederà il bis.

Appena i siti RomaH24 Trieste-Salario e Flaminio-Parioli lo rendono pubblico, sulle pagine Facebook piovono decine di messaggi in difesa del clown. “C’è ancora aridità e cattiveria in giro”, scrive Lucia Aquaro. “Non fermarti Yari, un po’ di allegria ci vuole. La maggioranza delle persone è con te”, lo incoraggia Carlo Racchini, che vive nel condominio di via Agri 17 da sessant’anni. “La musica e l’arte – aggiunge – non vanno fermate neanche nei momenti peggiori”. C’è anche chi liquida la vicenda con poche parole: “Che pena”(Fabio Cenciotti), “Che tristezza” (Michela Ribersani), “La gente è fuori di testa” (Alessandra Tonini).