6 Febbraio 2019 - 16:35 . Della Vittoria . Cronaca

Shoah, Lea Polgar: “Vi racconto chi erano i coniugi Mistruzzi che mi salvarono”

VIDEO. Shoah, Lea Polgar: “Vi racconto chi erano i coniugi Mistruzzi che mi salvarono”

“Posso solo raccontare la mia piccola storia di bambina che, a 10 anni, fu costretta a lasciare la sua famiglia, con lo zaino in spalla con tutte le mie cose e qualche moneta per i bisogni che potevano presentarsi. Fui portata in questa casa ed entrai da quella porta”, ricorda Lea Polgar, salvata da Aurelio Mistruzzi e sua moglie Melanie, a cui oggi è stata dedicata una targa in viale Carso 46, dopo il riconoscimento di Giusti tra le Nazioni.

“Ricordo che rimasi impressionata dalle due chiavi dello stemma del Vaticano. Solo dopo capii che quel simbolo permise loro di salvarsi e di salvare anche me. Sono state due persone molto coraggiose, affettuose. Sono state come dei nonni. Il maestro parlava poco e quando sono arrivata, senza dire niente, mi fece vedere uno sportello. Mi disse che quando avrebbe fatto un segno con la testa io mi dovevo nascondere lì dentro e non sarei dovuta uscire fino a quando non mi veniva a prendere. Per fortuna non c’è mai stato bisogno di aprire quella botola”.

“Oltre che coraggiosi erano anche molto modesti e generosi. Quando dissi loro che volevo proporli allo Yad Vashem mi dissero di lasciar perdere, che non avevano fatto nulla di particolare. Per loro è stata una cosa normale, anche se pericolosa. Alla fine mi sono decisa ad agire e ho iniziato il mio iter. L’ho detto anche a Lea, la figlia di Aurelio e Melanie, e alla fine, prima che diventassi troppo vecchia, ci sono riuscita”.

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