18 Novembre 2020 - 11:12 . Fuori Quartiere . Cultura
Scuderie del Quirinale, riapre la mostra (virtuale) su Raffaello: ecco il videotour
Video-racconti, approfondimenti e incursioni nel backstage. Le Scuderie del Quirinale riaprono, virtualmente, le porte della mostra “Raffaello. 1520-1483”. Attraverso i canali social del museo, sarà infatti possibile ammirare alcune tra le più belle opere esposte, dettagli e curiosità sull’arte del pittore rinascimentale.
Con l’hashtag #RaffaelloOltreLaMostra potrete inoltre ascoltare il racconto dei curatori e partecipare virtualmente agli incontri ospitati a palazzo Altemps prima dell’apertura al pubblico dell’esposizione.
La serie, introdotta dalla curatrice Marzia Faietti con “Qualche ragione, tra le tante, per amare Raffaello”, partirà con Matteo Lafranconi, curatore e Direttore di Scuderie del Quirinale, cominciando proprio dal punto in cui parte il percorso espositivo, con “La morte di Raffaello”. A seguire, i co-curatori Francesco Di Teodoro e Vincenzo Farinella approfondiranno la Lettera a Leone X, il progetto di Villa Madama, il rapporto di Raffaello con l’antico, con i suoi committenti e gli anni della gioventù. Infine, lo studioso Achim Gnann presenterà una riflessione su “Raffaello e Giulio Romano”.
UNA PASSEGGIATA IN MOSTRA
La mostra è al buio, dormiente. Per questo condividiamo con tutti voi questa appassionata passeggiata in mostra ricordando la stupenda luce dei capolavori esposti. Un susseguirsi, sala dopo sala, di volti, sguardi e gesti di straordinaria bellezza.
IL BACKSTAGE DELLA MOSTRA RAFFAELLO 1520-1483
QUALCHE RAGIONE TRA LE TANTE PER AMARE RAFFAELLO
Marzia Faietti, curatrice della mostra, introduce questa serie di approfondimenti sulla mostra Raffaello 1520-1483 rispondendo a una semplice domanda: quali sono le ragioni per amare Raffaello?
LA MORTE DI RAFFAELLO
Matteo Lafranconi, direttore delle Scuderie del Quirinale e curatore della mostra, ci racconta i dettagli della scelta del percorso espositivo e gli ultimi anni della vita del Maestro del Rinascimento.
LA LETTERA A LEONE X
Francesco Paolo di Teodoro, co-curatore della mostra “Raffaello 1520-1483” ci parla della Lettera a Leone X scritta da Raffaello e Baldassarre Castiglione e dell’importanza che questo documento riveste nella storia dell’arte.
RAFFAELLO E L’ANTICO
Vincenzo Farinella, co-curatore della mostra “Raffaello 1520-1483”, ci illustra lo stretto rapporto tra Raffaello e l’antichità.
RAFFAELLO E GIULIO ROMANO
Achim Gnann, curatore arte italiana dell’Albertina di Vienna e membro del comitato scientifico della mostra “Raffaello 1520-1483”, ci parla del rapporto tra Raffaello ei suoi allievi e, in particolare, Giulio Romano.
GLI ORNAMENTI PREZIOSI DELLE DONNE AI TEMPI DI RAFFAELLO
Silvia Malaguzzi ci parla del rapporto tra la pittura di Raffaello e i gioielli, ingrediente fondamentale nella sua personale ricerca di realismo.
L’ESTASI DI SANTA CECILIA
Francesco Paolo Di Teodoro, co-curatore della mostra, ci racconta nel dettaglio questa straordinaria opera di Raffaello.
RAFFAELLO, AMICI E COMMITTENTI
Vincenzo Farinella, co-curatore della mostra “Raffaello 1520-1483”, ci parla dei legami tra Raffaello e i suoi committenti, spesso diventati anche suoi amici.
REMATERIALISING THE TOMB OF RAPHAEL
Il backstage della rimaterializzazione, tra tecnologia digitale e abilità artigianali, in mostra della tomba di Raffaello al Pantheon, a cura di FactumArte.
LA NATURA DELLE MERAVIGLIE
Giulia Caneva, biologa e botanica, ci racconta il fascino della rigogliosa natura nelle opere di Raffaello e ce ne svela segreti e significati nascosti.
RAFFAELLO E IL PROGETTO DI VILLA MADAMA
Francesco Paolo Di Teodoro, co-curatore della mostra “Raffaello 1520 -1483”, ci racconta il Raffaello architetto attraverso il progetto di Villa Madama.
TESSUTI, FOGGE E MODA NEL ‘500
Roberta Orsi Landini, studiosa del tessuto e del costume, ci racconta cosa possono rivelare i vestiti indossati dai protagonisti dei ritratti.
UN DONO ALL’AMICO VALERIO BELLI
Davide Gasparotto, storico dell’arte, ci racconta la storia di un piccolo ritratto esposto in mostra. Un omaggio di Raffaello al suo amico, orafo e intagliatore, Valerio Belli.
RAFFAELLO GIOVANE
Vincenzo Farinella, co-curatore della mostra “Raffaello 1520-1483”, ci racconta i primi passi di Raffaello tra Urbino e Firenze: le influenze, gli incontri, lo straordinario talento nel disegno.
IL FILM DELLA MOSTRA “RAFFAELLO 1520-1483”
Le Scuderie del Quirinale sono liete di annunciare una collaborazione esclusiva con Exhibition On Screen per la produzione del film dedicato alla mostra “Raffaello 1520-1483”. Il film uscirà in tutto il mondo a novembre. Maggiori informazioni su exhibitiononscreen.com
GLI AMICI LETTERATI DI RAFFAELLO
Lina Bolzoni, critica letteraria e storica della letteratura, ci racconta la particolarità dell’ambiente letterario e culturale della Roma di Leone X, contraddistinto da uno spirito di profonda collaborazione tra gli artisti.
L’ARTE DI CELARE L’ARTE
Marzia Faietti, co-curatrice della mostra, ci parla dell’arte di Raffaello all’apparenza così semplice e accessibile a tutti ma in realtà frutto di una complessa sedimentazione di suggestioni iconografiche e formali.
LA LUNGIMIRANZA DEGLI INTELLETTUALI
Salvatore Settis, archeologo e storico dell’arte autore per le Scuderie del Quirinale del libellus “Moderinità di Raffaello. Dalla lettera a Leone X alla Costituzione italiana” dedicato alla mostra, ci parla dello straordinario contributo di Raffaello non solo come artista ma anche come intellettuale partendo dalla Lettera a Leone X.
IL PASSAGGIO DI TESTIOME DA LEONARDO A RAFFAELLO
Francesco Paolo Di Teodoro, co- curatore della mostra “Raffaello 1520-1483”, ci racconta dell’incontro tra l’arte di Leonardo e Raffaello durante il soggiorno fiorentino del maestro urbinate.
LA MORTE E IL MITO
Anna Lisa Genovese, storica dell’arte, ci racconta dell’eccezionalità della morte di Raffaello e del suo legame con il Pantheon e la Roma antica, messo in evidenza anche nella scelta della sepoltura.