28 Dicembre 2019 - 13:06 . Prati . Curiosità

Quando Prati scomparve tra le acque: 149 anni fa l’alluvione che cambiò tutto

Castel Sant'Angelo e il Tevere
Castel Sant'Angelo e il Tevere

È difficile immaginare il nostro quartiere di fine ‘800: un’ampia distesa di campi coltivati, prati naturali, pascoli e malsane paludi, un’area chiamata Prati di Castello (in riferimento a Castel Sant’Angelo). A poco più di due mesi dalla breccia di Porta Pia (20 settembre 1870), quando Roma fu sottratta al papato, qualcosa di simile all’ira divina devasta il territorio. Per la città e il suo rapporto con il Tevere, c’è un prima e un dopo il 28 dicembre 1870, quando una violenta inondazione trasforma i Prati di Castello in un lago impetuoso.

Nei giorni precedenti, la pioggia è caduta incessantemente, gonfiando le acque del fiume che poi si sono riversate in tutta la città. L’acqua scorre furente flagellando le vie principali: via Giulia, via dei Coronari, via del Corso, via di Ripetta, piazza del Popolo, il Ponte Regina Margherita, via della Lungara sembrano i canali di Venezia.

Ai Prati di Castello, l’acqua sommerge ogni cosa, arrivando a tre metri di altezza, mentre la piena trasporta gli alberi strappati alla terra.

LEGGI lo speciale (a cura di Sergio Campofiorito)