25 Gennaio 2020 - 19:05 . Prati . EXTRANEWS
Quali sono i cinque episodi storici del nostro quartiere che non puoi permetterti di ignorare
Quando è nato ufficialmente Prati? Cosa successe il 27 giugno 1965? Quali sono i cinque fatti più rilevanti della storia del quartiere? Curiosità su cui molti si sono interrogati almeno una volta passando per le strade intorno a Cola di Rienzo o piazza Mazzini, davanti una targa affissa su un muro o guardando una delle tante pietre d’inciampo che si trovano lungo i marciapiedi di Prati.
Sebbene sia un quartiere relativamente giovane, la sua storia è molto antica. A cominciare dal 458 a.C., quando Cincinnato venne proclamato dittatore di Roma. All’epoca non c’erano palazzi, monumenti o case, ma solo un grande prato lungo le rive del Tevere. Tra le attuali piazza Cavour e piazza della Libertà, il console romano che coltivava la terra, dopo essere caduto in rovina, viene proclamato dittatore. Da allora, tra papi, barbari e consoli romani Prati è stata teatro di numerose pagine di storia.
Bisogna arrivare al 9 dicembre del 1921 però per la nascita ufficiale di Prati, per mano del sindaco Giannetto Valli, che portò a compimento l’unificazione di questa porzione di Roma con il centro storico. Il quartiere nasce molto prima, all’alba dell’unificazione con il Regno d’Italia. Prima era una zona di esercitazione militare, vista l’ampia pianura che consentiva le manovre dell’esercito. Poi è stata edificata seguendo uno sviluppo urbanistico “sabaudo“, con la caratteristica, nota agli abitanti, per cui è impossibile vedere la cupola di San Pietro, se non da piazza Risorgimento.
È con la seconda guerra mondiale che il quartiere vive le sue pagine più buie. Dai rastrellamenti alle deportazioni, dagli omicidi dei partigiani, come quella del giovane Massimo Gizzio, agli attentati. La liberazione ad opera dell’esercito americano arriva attraverso viale Angelico il 5 giugno del 1944. L’ingresso degli alleati è accolto da grida di giubilo e le persone si riversano in strada per vedere i carri armati.
Di certo però la storia di Prati non può prescindere dalla nascita della Rai. Il 19 dicembre del 1957 vengono inaugurati gli studi di via Teulada. Da quel momento la storia della televisione italiana passa per il quartiere. L’Italia stava entrando nel boom economico e in quel giorno a ridosso di Natale fu inaugurato il centro di produzione televisiva della Rai in via Teulada 66. Insieme ai tribunali è questo uno dei centri nevralgici del quartiere, di cui sono state stravolte le abitudini grazie a questa “cittadella” dell’intrattenimento.
Poi furono gli anni di piombo, degli omicidi in strada, degli attentati. Ma della storia recente uno dei giorni più straordinari per il quartiere è stato il 27 giugno 1965. Fuori dal teatro Adriano è pieno di polizia, transenne, ambulanze e una folla impazzita. Dentro la platea è quasi vuota, ma le balconate sono piene di giovani urlanti. Quel giorno passò per Prati la storia della musica. Sul palco, tutti vestiti di nero col colletto della camicia biancha che appena si vedeva, c’erano quattro baronetti di Liverpool: i Beatles. E Paul McCartney salutò tutti con un semplice “Ciao Roma!”.