14 Gennaio 2020 - 15:00 . Prati . Cultura
Prati, posate due nuove pietre d’inciampo. Ecco a chi sono dedicate
“Qui abitava Salvatore Canalis. Nato 1908, arrestato il 14.03.1944, assassinato 24.08.1944 alle fosse Ardeatine”.
“Qui abitava Gino Tagliacozzo. Nato 1897, arrestato 14.02.1944. Deportato ad Auschwitz. Assassinato”.
Nella mattinata di oggi, 14 gennaio, alla presenza dei discendenti, sono state posate nel quartiere due nuove pietre d’inciampo dedicate alle vittime della follia nazista. La prima è stata posta davanti al civico 26 di piazza Prati degli Strozzi, dove al terzo piano fino al 1944 viveva Salvatore Canalis, professore di latino e greco al liceo Mamiani. La sua “colpa” fu l’aver rifiutato l’adesione al governo della Repubblica di Salò. Canalis, padre di due figli, oggi presenti alla cerimonia e allora appena bambini, il 14 marzo 1944, alle ore 22, venne arrestato dalla famigerata banda Koch davanti agli occhi atterriti della famiglia. Tradotto a Regina Coeli, il nome di Canalis fu inserito nella lista che i nazisti avevano richiesto al questore Caruso per essere trucidati alle Cave Ardeatine.
La seconda pietra è stata affogata nel cemento davanti al civico 10 di via Buccari dove risiedeva Gino Tagliacozzo, commerciante. L’uomo era di origini ebree e, nei giorni prima dell’arresto, si diede alla fuga ma fu rintracciato e arrestato da italiani fascisti, probabilmente a seguito di una delazione. I suoi fratelli riuscirono a nascondersi a casa di parenti e sopravvissero, Tagliacozzo, invece, fu deportato ad Auschwitz e non fece mai più ritorno.