30 Aprile 2020 - 14:15 . Prati . Retesociale

Perini: “Con l’orgoglio degli studenti del Mamiani aiutiamo la lotta al Covid-19”

Il liceo Mamiani
Il liceo Mamiani

Un modo per ribadire il proprio orgoglio di essere stato uno studente del liceo Mamiani, ma soprattutto l’opportunità per essere utili alla lotta contro il Covid-19. Con questo spirito nei giorni scorsi è nata l’iniziativa “Mamiani for Charity” organizzata da alcuni ex allievi dello storico istituto di viale delle Milizie 30.

“Abbiamo creato un gruppo Facebook dedicato a chi ha frequentato il Mamiani – racconta uno degli organizzatori, Michel Perini – Nel periodo del Coronavirus è stato il collettore di foto e storie del periodo passato. E tra queste è spuntata una foto di una ragazza con la vecchia felpa del liceo, che era in voga negli anni Novanta. Abbiamo pensato ‘Perché non fare una riedizione di quella storica felpa e raccogliere i proventi per darli in beneficenza?'”.

La felpa con il logo storico del liceo di Prati

L’idea si è trasformata in realtà quasi dieci giorni fa, quando è nato il sito: “Prima abbiamo recuperato il contatto della persona che all’epoca creò quel logo, poi dopo il suo ok abbiamo proposto l’idea al gruppo. L’essere stati al Mamiani è un orgoglio per tanti, per questo non avevamo dubbi del successo dell’iniziativa. Quindi siamo partiti con il sito e gli ordini”. Ed è stato un vero boom: “Ho un’agenzia di comunicazione – racconta Perini, che si è diplomato nel liceo di Prati nel 1996 – e nelle notti di questa quarantena ho lavorato al sito. Solo nelle prime 24-48 ore abbiamo ricevuto oltre 200 richieste. È stato incredibile, arrivavano ordini ogni minuto”.

Ad oggi sono oltre 400 le felpe vendute e la cifra raccolta già supera i 20 mila euro. E il ricavato della vendita (esclusi i costi di produzione, i costi di consegna e le commissioni su ogni transazione richieste dalla piattaforma di e-commerce) andrà in favore di chi è maggiormente in prima linea in questa lotta al Covid-19, ossia l’ospedale Spallanzani: “Il 3 maggio chiuderemo la raccolta e annunceremo nelle ore successive la cifra finale. Ci siamo già messi in contatto con l’Istituto e devolveremo i soldi ad un loro progetto finalizzato alla realizzazione dello studio sulla biologia del virus con modelli di coltura in vitro bidimensionale e tridimensionale, dello studio della patogenesi mediante marcatore di infezione e gravità e all’ammodernamento delle attrezzature dei laboratori e della banca biologica”.

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