15 Febbraio 2019 - 11:06 . Prati . Curiosità
La storia di Ernest, il ragazzo nigeriano che tiene puliti i marciapiedi di Prati
“Sono nigeriano, sono scappato dal mio Paese perché non c’era futuro, per me e per la mia famiglia”. Ernest ha trent’anni, è fuggito dalla povertà e dalla violenza di Boko Haram, l’organizzazione terrorista jihadista attiva in Nigeria.
Per tre giorni alla settimana pulisce i marciapiedi tra via Andrea Doria e viale Mazzini. “Sono stato arrestato in Libia e, dopo essere fuggito, sono arrivato in Sicilia con un barcone. Poi mi sono spostato qui a Roma. Alloggiavo nel centro di accoglienza di Castelnuovo di Porto, quello che hanno chiuso. Ora vivo a Nettuno e vengo a lavorare qui in Prati“.
Il sogno? “Vorrei fare il mio lavoro, sono un muratore. Ho il permesso di soggiorno, sono in regola. Magari potrei farmi raggiungere da mia moglie e dalle mie figlie. Questo quartiere mi ha in qualche modo accolto e trattato con umanità, dovunque andrò porterò sempre con me questo ricordo”.
Non è un caso che molte famiglie del quartiere e di tutto il I Municipio abbiano aderito al progetto di accoglienza “Aiutiamoli a casa nostra”, che prevede l’offerta di alloggi e di sostegno ai rifugiati e richiedenti asilo.