16 Marzo 2020 - 15:47 . Fuori Quartiere . Curiosità
Il clown di condominio a via Agri: “Le emozioni ci mantengono vivi”
VIDEO. Il clown di condominio a via Agri: “Le emozioni ci mantengono vivi”
C’era un bambino piccolo così, affacciato ieri, domenica 14 marzo, a un balcone di via Agri 17. Applaudiva divertito in braccio al papà. Yari, 31 anni, romano di Monteverde, clown per mestiere, artista di strada per amore, correva a perdifiato per il cortile del condominio, facendo volteggiare nell’aria tersa piatti cinesi, clave e spade, mentre la gente scandiva il ritmo battendo le mani. Gioia. Energia. Ossigeno per uno spicchio di quartiere compresso dalla quarantena, dal rispetto doveroso per contenere il contagio da Coronavirus.
Bellissimo. Ma chi è Yari il clown? E perché ha fatto questa sorpresa al condominio?
“Sono un artista di strada. In questo stabile abita la mia ragazza e mi trovavo qua quando è uscito il decreto (il D.P.C.M. dell’11 marzo, che vieta gli spostamenti non essenziali, ndr). Non sapendo se poi sarei potuto tornare a trovarla, ho deciso di restare in via Agri. Ho scelto di stupire la gente – chiamiamola gente, non condominio: la parola mi dà un senso di maggiore apertura – perché volevo sfogare così la mia arte. Non l’ho fatto tanto per fare. Non l’ho fatto per noia, ma per non annoiare. Io vivo il mio mestiere. Se anche la quarantena dovesse durare ottant’anni, io per ottant’anni continuerò a esibirmi nei condomini. Le emozioni servono. Ci mantengono vitali”.
Di dove sei?
“Romano. Monteverde. Ma ho girato un sacco: Napoli, Valencia, Genova, Firenze. Vedo tanti posti, sto in tanti mondi e restare rinchiuso, adesso, è difficile pure per me”.
In questi flashmob spontanei, in questa voglia di cantare, intravedi un qualità del popolo italiano?
“Assolutamente sì. Siamo un Paese “artistico” e che apprezza l’arte. Siamo una nazione di sentimentalisti. E questo aspetto riaffiora in momenti così duri”.