25 Marzo 2020 - 18:18 . Fuori Quartiere . Curiosità

Ecco come artisti (e non) combattono la paura del Coronavirus a suon di musica

L’esorcizzare un male misterioso, qualcosa che fa paura, esiste da sempre. Tra i più potenti mezzi per farlo c’è, neanche a dirlo, la musica. E in tempi di Coronavirus, sono in tanti che hanno deciso di affrontarlo con testi dissacranti, a volte originali, a volte utilizzando canzoni che sono dei veri capolavori ma che ben si prestano al tema.

Tra i primi a cimentarsi in questo particolare “esercizio” è stato Corrado Nitto che, sulle note di “Bocca di Rosa” di Fabrizio De Andrè, ha “provato ad immaginare – come lui stesso ha ammesso – come Faber avrebbe raccontato questo momento difficile”.

Tanti però hanno utilizzato i ritmi sudamericani, come il profilo piu3dB Band, che ha usato una particolare “Macarena“.

Un canto partigiano come “Bella Ciao” è servito invece a Golden face04 ita per tirare in ballo un celebre prodotto igienizzante ormai introvabile proprio per proteggersi dal Covid-19.

E per finire la Rimbamband, che ha voluto a suo modo rispondere alla satira in arrivo dalla Francia contro il nostro paese, in quarantena per il Coronavirus.

Matteo Del Puppo invece ha dato vita ad “Allarme rosso”, parodia del brano del ben più celebre Anastasio “Rosso di rabbia”.

Ma questa voglia di cantare contro il Coronavirus non è solo della gente comune. Tanti infatti gli artisti nostrani che hanno voluto cimentarsi. A partire dal leader dei Negramaro, Giuliano Sangiorgi, che per l’occasione ha creato “Restiamo a casa”.

Mentre “Stiacà” di Davide Van De Sfroos, composta qualche anno fa quasi per scherzo, adesso, in tempo di quarantena, sembra ancora più attuale.