28 Marzo 2022 - 16:52 . Della Vittoria . Cronaca
Deposito Atac, le liste civiche: “Persa l’asta, assurdo ricomprarlo ora a 4 milioni in più”
“Sulla vicenda dell’ex rimessa dell’Atac di piazza Bainsizza, l’amministrazione Gualtieri ha già mostrato la propria incompetenza. Adesso è alquanto discutibile ricomprare il deposito con un esborso di quasi 4 milioni in più rispetto a quanto avremmo potuto spendere esercitando correttamente il diritto di prelazione. Ora conviene a tutti, Comune e cittadini, ascoltare e valutare attentamente cosa propone la società Sant’Anna per la Famiglia, aggiudicataria dell’asta pubblica”.
La capogruppo della lista Civica Calenda in Campidoglio, Flavia De Gregorio, e la consigliera Maurizia Cicconi, presidente della commissione Giubileo/Pnrr del I Municipio, tornano sulla questione del deposito Vittoria che nel dicembre 2021 è stato vinto all’asta da un privato per poco più di 14milioni di euro. I 17mila metri quadrati del deposito sono sottoposti a vincolo ministeriale in quanto insediamento industriale di rilievo storico.
“Siamo stati gli unici a segnalare in Assemblea capitolina l’assurdità di dover ricomprare un bene già nostro — sottolinea De Gregorio — quando si poteva agire a norma di legge, facendo valere i diritti di Roma Capitale anche dopo il pasticciaccio creato dall’amministrazione Raggi. A dicembre non abbiamo partecipato al voto per non autorizzare la nuova offerta di acquisto maggiorata del 10%, tentata dal gabinetto del Sindaco, per aggiudicarsi un’asta praticamente già persa”.
“L’obiettivo primario per il territorio è la riqualificazione del deposito di piazza Bainsizza da destinare alla cittadinanza— specifica Giuseppe Lobefaro, capogruppo della lista Civica Calenda in I Municipio —: dobbiamo evitare un lungo contenzioso che lascerebbe per anni l’immobile nel degrado. La buona politica passa attraverso una buona amministrazione. In questo caso abbiamo avuto una pessima amministrazione governata da una pessima politica”.
“L’operato del Comune — aggiunge Maurizia Cicconi — evidenzia quantomeno una scarsa conoscenza del testo unico dei Beni culturali: consapevoli del pasticcio creato dalla Raggi, avremmo dovuto soltanto aspettare che la società vincitrice dell’asta denunciasse al ministero della Cultura l’acquisto del bene, vincolato, per poi esercitare correttamente il diritto di prelazione al prezzo stesso di aggiudicazione della procedura pubblica. Che danno erariale si configurerebbe, ora, con un esborso di quasi 4 milioni in più? A questo punto è giusto valutare la proposta della società Sant’Anna che, a quanto pare, si sarebbe offerta di riqualificare l’area dell’ex deposito con un progetto ambientale e culturale, cedendo gratuitamente al Comune l’autorimessa nel sottosuolo per ospitare i bus elettrici”.
“Adesso — concludono i consiglieri della lista Calenda — dobbiamo spingere la maggioranza capitolina a rimediare, salvaguardando le casse del Comune e le richieste dei cittadini di valorizzazione dell’area di piazza Bainsizza”.