25 Luglio 2020 - 9:45 . Prati . Cronaca
Cento fiaccole per Cerciello, il carabiniere ucciso un anno fa in via Cossa. Foto
![La famiglia di Cerciello: da sinistra il fratello Paolo, la madre Silvia e la moglie Rosa Maria](https://romah24.com/prati/wp-content/uploads/sites/3/2020/07/Carabiniere-03-1024x692.jpeg)
Un centinaio di luci “Per non dimenticare Mario”. Nella serata di ieri, 24 luglio, si è tenuta una fiaccolata per ricordare Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso a coltellate la notte tra il 25 e il 26 luglio. A organizzarla la segreteria nazionale Sim Carabinieri e la segreteria regionale Sim CC Lazio.
In via Pietro Cossa, davanti alla saracinesca di una farmacia dove è avvenuto l’omicidio, c’erano anche la vedova, Rosa Maria, il fratello del vicebrigadiere, Paolo, la madre Silvia e Andrea Varriale, il carabiniere che nella tragica sera di un anno fa era con Cerciello. Presenti, anche, tantissimi cittadini. La fiaccolata statica è iniziata intorno alle 21 per concludersi alle 22 dopo la recita del santo rosario.
![](https://romah24.com/prati/wp-content/uploads/sites/3/2020/07/Carabiniere-08-300x192.jpeg)
Varriale è il principale testimone del processo che vede imputati Gabriel Natale Hijorth e Finnegan Lee Elder, due giovani americani accusati di omicidio in concorso.
Già negli scorsi giorni, il quartiere aveva dimostrato di non aver dimenticato Mario, dedicandogli dei maxistriscioni a piazza Cavour. “Ti manderò un bacio con il vento e so che lo sentirai”, il messaggio struggente scritto da sua moglie sulla prima gigantografia.