24 Aprile 2022 - 7:33 . Flaminio . Ambiente

Barriere acchiapparifiuti sul Tevere, in 2 anni raccolti anche pneumatici, frighi, bombole, scaldabagni, materassi e lavatrici

Tevere
Tevere

“Dobbiamo affrontare le crisi ambientali con azioni concrete, solo così possiamo vincere la sfida di proteggere il nostro pianeta”. Con queste parole il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, ha illustrato i dati che riguardano il progetto promosso dalla Regione grazie all’ufficio di scopo Piccoli comuni e Contratti di fiume, sulle barriere acchiapparifiuti.

L’iniziativa nasce per contrastare la presenza dei rifiuti galleggianti presenti nei fiumi e impedire che arrivino in mare. “Posizionate sui fiumi Tevere e Aniene — spiega Zingaretti — a ottobre del 2019, in due anni, le barriere hanno intercettato circa 10 tonnellate di rifiuti galleggianti che altrimenti sarebbero arrivate in acqua. In 24 mesi sono stati recuperate circa 1,2 tonnellate di bottiglie, ovvero circa 30mila bottiglie. Nelle reti sono finiti anche pneumatici, frigoriferi, bombole del gas, scaldabagno, caschi, materassi, lavatrici, tavoli da ping pong. E proprio spronati da questi numeri, abbiamo deciso non solo di continuare a sostenere questa iniziativa a protezione del nostro ambiente, ma anche di ampliare anche i siti di intervento a partire dal fiume Garigliano dove le reti saranno buttate nelle prossime settimane. Infine, grazie a 3 milioni di euro previsti nella nuova programmazione europea, coinvolgeremo fiumi e laghi del Lazio e aumenteremo anche le postazioni sul Tevere e sull’Aniene”.

Questa azione, oltre al miglioramento della qualità delle acque e alla sicurezza idraulica dei fiumi, permette il recupero dei rifiuti galleggianti, con particolare riguardo ai rifiuti di imballaggi in plastica che, una volta intercettati e raccolti, vengono selezionati per verificarne la riciclabilità grazie alla collaborazione di Corepla, il Consorzio nazionale per la raccolta il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica. I progetti inoltre hanno la collaborazione dell’ente regionale RomaNatura, del Comune di Fiumicino e della Capitaneria di Porto.