19 Maggio 2019 - 19:23 . Prati . Personaggi
Addio a Gabriella Leto, ecco chi era “la” professoressa del nostro quartiere
Poetessa, scrittrice, latinista, insegnante e madre. Gabriella Leto, nata Quattrocchi, era una donna di cultura, che amava e che sopratutto amava donare. Ci ha lasciato il 18 maggio, a 89 anni. In tantissimi la ricordano come “la” professoressa: Latino e Greco al triennio del liceo Terenzio Mamiani. Generazioni di ragazze e ragazzi del quartiere, tanti ormai più che adulti, sono stati formati alla vita anche da lei.
Una figlia di questo quartiere, Gabriella: nata a piazza Strozzi nel 1930, a scuola alla Pistelli, poi al Col di Lana, infine al Mamiani. Dopo la laurea, giovanissima, torna nel “suo” liceo ad insegnare. Ci rimane per decenni, fino alla pensione.
Due sorelle, una più grande, una gemella: tutte e tre immerse nella cultura e nell’amore per la letteratura fin da piccole. Nel 1956 il matrimonio con Giovanni Leto, capostruttura di Rai Due. Giovanni si occupava di Cultura. Anche lui. La loro casa in via Bassano del Grappa diventò un centro di cultura frequentato da tanti, nel quale si consolidò la voglia di Gabriella di produrre qualcosa di fortemente personale.
Inizia a scrivere per Einaudi, traducendo le Eroidi di Ovidio. La collaborazione con la storica casa editrice procederà nel tempo, ed è sempre l’editore torinese che darà alle stampe i tre libri di poesia di Gabriella Leto: “Nostalgia dell’Acqua”, “L’Ora Insonne” e “Aria alle Stanze”.
Letterata, docente, scrittrice, latinista, moglie. E anche madre: di Luca, perso troppo presto, e di Livia, che si è occupata di lei, della mamma, com amore e dedizione fino all’ultimo momento.
I funerali di Gabriella saranno domani mattina, alle 11, nella chiesa di Cristo Re, in viale Mazzini: un’occasione, per i tanti che l’hanno conosciuta – a partire dai numerosissimi ex alunni – per salutare una donna simbolo del nostro quartiere.