Prati | Giorgia Calò

La storica che diffonde la cultura ebraica

di Cristiana Ciccolini

Giorgia Calò è una storica e critica d’arte, curatrice di mostre, che vive nel quartiere. Parallelamente al suo lavoro di ricerca curatoriale, è assessore uscente alla Cultura della Comunità Ebraica ed è nel board della Fondazione per il Museo Ebraico di Roma. Come assessore si è occupata di diffondere e valorizzare la millenaria cultura del popolo ebraico attraverso eventi di ampio respiro che toccano l’arte, la musica, il teatro, la danza, la letteratura, fino alla gastronomia con la cucina kasher che segue le regole alimentari stabilite dalla Torah.

Da oltre dieci anni segue prevalentemente lo scenario artistico contemporaneo israeliano, organizzando e promuovendo mostre e convegni in Italia, in particolare a Roma. Tra le importanti mostre curate quella di Tsibi Geva al Macro Testaccio nel 2014 (artista che l’anno dopo ha rappresentato il Padiglione israeliano alla Biennale di Venezia) e di Beverly Barkat al Museo Boncompagni Ludovisi nel 2018.

“Israele è un paese giovane – spiega – ricco di interessi che spaziano in ogni ambito: dalla ricerca alla tecnologia, dal design all’arte”. Il richiamo di Israele è talmente forte che Giorgia parte spesso per Tel Aviv. “Ci vado sia per lavoro che per divertimento – racconta – è una città viva e ricca di stimoli. Poi, per un critico d’arte è una delle mete più ambite, viste le decine di musei, accademie, gallerie e spazi no profit che la caratterizzano. C’è addirittura una fiera di arte contemporanea, Fresh Paint. Consiglio a tutti di andarla a visitare!”.

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