Prati | Massimo Wertmuller
Il manifesto di Wertmuller sull’Ilva di Taranto
di Daniele Petroselli
Un manifesto forte, che vuole essere il grido di protesta di una città intera, come quella di Taranto. E a realizzarlo è una conoscenza di Prati, Massimo Wertmuller. L’attore infatti, tarantino d’adozione (la moglie è della città), ha disegnato il manifesto affisso nella città pugliese e presentato nei giorni scorsi dal Comitato per la Salute, composto dalle associazioni Genitori Tarantini, Peacelink, Comitato Quartiere Tamburi, Donne e Futuro per Taranto Libera, LiberiAmo Taranto e Lovely Taranto.
“Anche questa volta il solito regalo. Buon Natale bambini di Taranto”. Firmato “I politici italiani tutti”. È questa la scritta che si legge sul manifesto creato da Wertmuller, tra i protagonisti del volume Typimedia “Prati in 100 personaggi (+1)“, che ritrae gli impianti dell’Ilva avvolti dal fumo che si trasforma in uno scheletro che da una caramella “avvelenata” a un bimbo.
“Già il fatto di dover fare pressioni sulle istituzioni lo considero assurdo – ha ricordato in una recente intervista Wertmuller -. Così come è assurdo obbligare una comunità a scegliere tra sostentamento economico e tutela della salute. Se l’interesse economico prevarrà sulla salute non riusciremo mai a costruire un buon mondo“. E ha lanciato un messaggio chiaro: “Taranto ha bisogno di scelte coraggiose e rivoluzionarie, occorre mettere mano allo stabilimento, investire per la sua messa a norma o valutarne seriamente la chiusura e dar vita ad una economia verde che crea occupazione e tutela la salute di lavoratori e cittadini”.
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