Prati | Anna Ferruzzo
Ferruzzo, l’attrice made in Italy ha sposato Prati
di Cristiana Ciccolini
L’amore e il successo vanno a braccetto per Anna Ferruzzo, un’attrice che non ha rinunciato ai sentimenti, “imprescindibili per avere una vita appagante”. Il suo è un curriculum lunghissimo che si divide tra film e serie tv.
A settembre 2018 ha sposato l’uomo della sua vita, Massimo Wertmuller (nipote della regista Lina), dopo una relazione lunga 14 anni. Con lui di recente è riuscita a condividere anche il palcoscenico. Attualmente, infatti, gli artisti sono in tournée in diversi teatri italiani con la commedia “La Gente di Cerami”.
Anna arriva da Taranto a Roma a 32 anni e, da dieci anni, risiede con Massimo in Prati. “È un quartiere nel quale mi sento protetta. Durante il primo periodo ho fatto tante amicizie portando a spasso i nostri cani, Rocco e Pupetta, nel fossato di Castel Sant’Angelo che purtroppo ora non più agibile. Servirebbe maggiore attenzione per degli spazi storici così importanti e per dei luoghi di aggregazione fondamentali per gli abitanti del quartiere: c’è una incuria che fa male al cuore”.
Passionale, di origini tarantine, per lei dare spazio solo alla professione vuol dire “perdersi qualcosa di fondamentale”. “Si sceglie di fare questo mestiere – dice – forse anche per la necessità di trovare il ruolo che nella vita si fa fatica a individuare. Ma l’amore, quando è arrivato, nel mio caso tardi, ha migliorato la mia quotidianità, dandomi, alle volte, la spinta per andar avanti e superare le difficoltà”.
La vostra è una storia d’amore bellissima, nata nel tempo. “Ci siamo studiati un po’, forse due anni, non è facile quando sei ormai adulto poterti affidare ad un’altra persona che sconvolge la tua vita e le tue abitudini. Tutto è venuto naturalmente, ci siamo conosciuti su un set e pian piano sempre più uniti”.
Come le ha chiesto di sposarlo? “Me lo chiedeva da almeno due anni, ma ho detto sì quando ho capito che eravamo realmente pronti. È stata una bella festa, un modo per scambiarci le promesse davanti ai nostri cari”.
La vedremo su Canale 5 in autunno con la serie tv Made in Italy e a fine aprile presenterà al Bif&st di Bari un film di Emiliano Corapi: L’amore a domicilio. Dei più famosi con chi vorresti lavorare? “Paolo Sorrentino e Matteo Garrone, però amo lavorare con giovani registi”.
Per esempio, ha appena ultimato Atlas, opera prima di Niccolò Castelli. “Spesso i registi esordienti si rivelano delle bellissime sorprese, sono un vero patrimonio di idee e mondi da raccontare – conclude – e sono tanti, in Italia, quelli che meriterebbero maggiore attenzione. Ma, purtroppo, si scontrano con una distribuzione cinematografica difficile. Un vero peccato”.