Della Vittoria | La Storia

2 novembre 1977: gambizzato un deputato in via Monte Zebio

di Sergio Campofiorito

“Oggi Fiori, domani Moro”. Il delitto Moro, in Prati, era stato annunciato mesi prima del sequestro, a suon di pistolettate. In via Monte Zebio, davanti all’abitazione dell’onorevole democristiano Publio Fiori, le brigate rosse preparano le polveri.

Fiori fa parte di quelli che sono considerati obiettivi strategici, uomini da colpire per mandare un messaggio esplicito. Era il 2 novembre 1977 quando i brigatisti lo aspettano fuori, seduti sulla panchina di un giardinetto, prima di esplodere i colpi. Fiori li nota e si dirige verso di loro, mettendo mano alla pistola che porta nella giacca. Inizialmente, quando li incrocia, pensa di essersi sbagliato, di essere preda della psicosi diffusa nel periodo a causa dei continui attentanti e così passa avanti.

L’intuizione di Fiori, purtroppo, era giusta. La terrorista Barbara Balzerani, alle sue spalle, gli spara alle gambe, mentre i proiettili di Prospero Gallinari e Bruno Seghetti lo raggiungono al torace. Tutto accade davanti agli occhi della moglie che tiene in braccio la figlioletta di appena due mesi.

Fiori sopravviverà all’agguato e avrà una lunga carriera tra i palazzi della politica. Sul luogo della gambizzazione verrà lasciata una cassandra: “Oggi Fiori, domani Moro”.

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