28 Ottobre 2020 - 19:05 . Trieste-Salario . Curiosità
Rino Gaetano come non lo avete mai conosciuto nei racconti dei suoi nipoti
Settant’anni fa, il 29 ottobre 1950, nasceva il grande Rino Gaetano. Un artista che ha legato in modo indissolubile il suo nome a Montesacro (e non solo), come dimostra la targa a via Nomentana 53, dove si trova il terzo palazzo in cui la famiglia Gaetano ha vissuto. I suoi amati nipoti, Alessandro, Maurizio e Danilo, hanno raccontato a RomaH24 alcuni dei loro ricordi più speciali sull’artista. Ve li riproponiamo qui.
“Quando era il compleanno di uno di noi nipoti, mio zio Rino faceva un regalo a tutti e tre, per non creare dispiacere a nessuno. Era una sua delicatezza, per non farci rimanere male”. C’è tanto affetto nelle parole con cui Alessandro Gaetano, figlio di Anna Gaetano, la sorella del cantautore, ricorda l’amato zio.
A trentanove anni esatti dalla scomparsa – era il 2 giugno 1981 – dell’autore de “Il cielo è sempre più blu” e tanti altri successi, i tre nipoti sono ormai degli uomini. Alessandro, Maurizio e Danilo mantengono però vivo l’amore per una figura a loro cara. “Per me è stato come un padre”, racconta Maurizio, classe 1965. “Sono cresciuto a Montesacro. Vivevo a 200 metri da lui. Mi accompagnò persino al primo giorno di scuola. Vedevo più lui che mio papà perché quest’ultimo lavorava all’estero e tornava a casa solo due volte l’anno. Zio Rino invece mi faceva da baby sitter. La prima volta che lo vidi cantare Aida alla tv ero imbarazzato, forse perché ero una persona molto riservata e mi faceva effetto che lo zio fosse un personaggio pubblico. Però ero orgoglioso di lui”.
LEGGI lo speciale (a cura di Antonio Tiso)
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