25 Dicembre 2018 - 15:39 . Clodio . MangioFuori
Ricette delle Feste, dal Salento a Prati si festeggia con le “pittule”
Non è Natale in Salento senza le tradizionali “pittule“. A Prati basta andare all’Hostaria Menamè di via Augusto Riboty, 20c, per festeggiare in tipico stile pugliese, travolti dalla simpatia di Mauro, titolare del locale.
“Te l’Immaculata la prima pittulata” (‘durante la festa dell’Immacolata per la prima volta si cucinano le pittule’) dice un proverbio salentino. Ma da Menamè le pittule si trovano per tutto il periodo natalizio.
Per preparare queste “pallottole” di pasta lievitata da friggere in abbondante olio di arachidi servono 500 grammi di farina, un cucchiaino d’olio, due pizzichi di sale, lievito di birra sciolto in 400 grammi di acqua rigorosamente fredda, in modo da ottenere un composto liquido.
Ma attenzione, per un buon risultato bisogna imitare la gestualità dello chef che suggerisce i movimenti giusti per ottenere un impasto perfetto. Ed eccolo Mauro, con la mano semichiusa a schiaffeggiare l’impasto spingendolo su è giù fino a quando non si formano le bolle d’aria, a chiuderlo poi nella pellicola e a metterlo a lievitare in frigo per almeno 24 ore.
Una volta tirato fuori, ancora semi-gocciolante, si procede con la frittura. L’impasto viene stretto nella mano chiusa a pugno in modo da ottenere delle palline pronte per essere immerse in abbondante olio.