13 Giugno 2021 - 14:08 . montesacro . Viabilità
Sui pedali attraverso i luoghi di “Ladri di biciclette”. La prova su strada della bike lane Jonio
Roma è sempre di più una città a portata di bici: aumenta la rete della ciclabili capitoline, così come il numero dei romani (e non solo) che hanno voglia di scoprire le bellezze della città su due ruote. Abbiamo provato per voi uno dei percorsi ciclabili che attraversano i nostri quartieri, la ciclabile Jonio. È la ciclovia di “Ladri di biciclette”, la bike lane (provvisoria) attraversa infatti i luoghi dove il maestro Vittorio De Sica ha girato una delle più grandi pellicole di tutti i tempi.
Si parte da via Val d’Ala dove un cordolo giallo separa il ciclista dal resto della carreggiata, si arriva all’altezza dell’intersezione con via Col di Rezia. Il percorso è illustrato nei dettagli (con tanto di altimetrie e specifiche tecniche) nella mappa Bikeways Roma di Typimedia Editore.
La pista è stata al centro di un’accesa querelle tra commercianti e Comune, con i primi che hanno lamentato che i tecnici del Campidoglio “non si sono confrontati col territorio”. L’accusa è che il flusso di traffico, nel caso specifico di Prati Fiscali molto intenso a quasi ogni ora del giorno, si inasprisca ulteriormente soprattutto con le doppie file e le soste dei furgoni delle consegne o per lo scarico e il carico delle merci.
Polemiche a parte, vi sono diverse tappe su cui soffermarsi:
Sul tetto della metro Jonio, è possibile ammirare il murale dedicato al film Ladri di biciclette;
Scendendo, all’intersezione tra le vie Scarpanto e Gran Paradiso sorge la casa (a ricordarlo c’è una targa) dove dove De Sica girò alcune scene del manifesto del neorealismo;
In via dei Prati Fiscali, nel giardino dello spartitraffico, c’è l’installazione Garden of life di Paolo Abozzi;
Al civico 272 di viale Jonio, davanti alla sua casa, una stele omaggia il giudice Mario Amato, ammazzato dai terroristi dei Nuclei armati rivoluzionari il 23 giugno 1980.
La ciclabile Jonio è descritta nella mappa “Roma bikeways”, edita da Typimedia editore, a cura di Giulia Argenti (testi) e Chiara Tescione (mappa).