13 Febbraio 2022 - 7:30 . Piazzale delle Provincie . Cronaca

In centinaia sotto sfratto in una palazzina di piazzale delle Provincie. Comune e Municipio cercano una soluzione

Di Barbara Polidori

Centinaia di famiglie a piazzale delle Provincie 196 rischiano lo sfratto. Mercoledì 9 febbraio, i residenti hanno trovato ai piedi dello stabile ex Inpdai gli uomini della questura e i vigili urbani.

Le forze dell’ordine hanno eseguito le disposizioni del prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, che ha ordinato il censimento aggiornato degli abitanti, l’ultimo del Municipio risale al 2018.

“Il Tar prevede lo sgombero delle famiglie entro l’estate ed è per questo che il 9 si sono presentati gli uomini in divisa”, spiega Paolo Di Vetta del sindacato Associazioni Inquilini e Abitanti (Asia Usb). Centoquaranta famiglie in tutto, tra cui tanti bambini in età scolare, che frequentano gli istituti vicini del Nomentano, anche a piazza Bologna. ”Il II Municipio ci ha assicurato che ci sarà un momento di confronto nelle prossime settimane anche con l’assessore Zevi per definire la formula del censimento – prosegue Di Vetta per Asia Usb – Si parla tanto del modello Caravaggio, ma ha richiesto due anni per diventare un esempio virtuoso”.

Negli uffici del II Municipio, intanto, l’assessorato alle politiche sociali è all’opera da giorni per stilare un censimento aggiornato degli abitanti e trovare un’alterativa. “Non sapevamo ovviamente dello sfratto e stiamo facendo il possibile per venire incontro alle famiglie, redigendo una lista aggiornata di chi vive nel palazzo”, spiega Gianluca Bogino, assessore alle politiche Sociali, giovanili e pari opportunità del II Municipio, come lui, anche la presidente Francesca Del Bello e l’assessore Fabiano si erano espressi contrari allo sfratto di piazzale delle Provincie 196. “Fra qualche settimana incontreremo anche il Comune e l’assessorato al Patrimonio e alle politiche Abitative per capire quali soluzioni prospettare”, precisa Bogino.

Vivere nell’incertezza però è difficile. “Sono 14mila le famiglie a Roma che aspettano un alloggio adeguato, non solo a piazzale delle Provincie – conclude Di Vetta – Per questo il 24 febbraio chiederemo di parlare col sindaco Gualtieri, che fino a ora non ha speso una parola sul disagio abitativo. Bisogna evitare che si crei un meccanismo discriminatorio nel diritto alla casa”.

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