30 Luglio 2021 - 15:58 . trieste-salario . Cronaca
Elezioni, dal Trieste-Salario due candidati per il Campidoglio: Casini con Calenda, Anticoli con Gualtieri
di Valerio Valeri
Continuano a delinearsi, in vista delle elezioni amministrative che – a meno di sorprese – si terranno il 3 e 4 ottobre, le liste di candidati per un seggio in assemblea capitolina. Ad annunciare la “discesa in campo” tra giovedì 29 venerdì 30 luglio sono stati due rappresentanti, con ruoli differenti, del settore commerciale e produttivo di Roma e in particolare del nostro quartiere: l’assessore del II, Valerio Casini e il presidente di Roma Produttiva e Botteghe Storiche di Roma Giulio Anticoli, proprietario dello store d’abbigliamento “Kent” in viale Somalia.
Il primo, 33 anni, sarà uno dei nomi di punta della lista civica Calenda Sindaco. “Ho accettato la sfida di candidarmi come consigliere al Comune di Roma – ha scritto in un post Facebook – . Voglio dare il mio contributo per contrastare la paralisi e l’incuria in cui versa la nostra meravigliosa città. Ho 33 anni e credo di aver maturato la necessaria esperienza amministrativa per servire la città in assemblea capitolina. Nel 2013 ho avuto l’onore di essere eletto consigliere del Municipio II. Dal 2019 lavoro come assessore alle Attività Produttive del Municipio. La Capitale ha bisogno di nuove energie e di idee innovative. Occorrono rappresentanti esperti e capaci di tenere organicamente insieme le esigenze dei cittadini“.
Anticoli di anni ne ha 58, romano da otto generazioni e figlio di commercianti, ha raccontato il suo avvicinamento a Roberto Gualtieri (Pd, ma lui entrerà in una civica) in un post Facebook e poi al nostro giornale. “La politica l’ho vista sempre con poco favore, non c’è mai stata una parte che abbia fatto gli interessi del settore che rappresento e che contribuisco a sviluppare da decenni – ha spiegato a Roma H24 – quindi devo confessare che dopo l’incontro con Gualtieri mi sono sentito spossato. Percepisco forte la responsabilità di entrare in un sistema che non ho mai ritenuto sano né efficace, ma proverò a cambiare le cose, qualora mi sarà data la possibilità di farlo. Se così non dovesse essere, farò un passo indietro”. Il candidato sindaco del Centrosinistra non è stato l’unico a cercare Anticoli “ma il più veloce a coinvolgermi – ammette il commerciante di viale Somalia – anche se ancora non abbiamo discusso di programmi. Il mio auspicio è che Roma smetta di essere spettatrice e come Milano inizi ad essere competitiva, aperta allo sviluppo e all’Europa. Non passerò la mia vita di consigliere a tagliare nastri o celebrare le potature dei parchi, questa è normale amministrazione per qualsiasi città. Oggi non ho una visione serena della città, vorrei che questo cambiasse per la mia attività e i miei figli”.
Il rapporto tra Giulio Anticoli e Roberto Gualtieri non è mai stato idilliaco, per usare un eufemismo: “L’ho contestato spesso – ammette – soprattutto perché da Ministro ha firmato decreti che hanno affogato la piccola e media impresa, il vero motore di questo Paese. Ma è una persona intelligente, capace di elaborare e fare. Lui sapeva cosa pensassi, ma intorno vuole persone che portino punti di vista differenti, non degli ‘yes man'”.
“Il mio primo atto da consigliere qualora venissi eletto? Sospendere la legge Bersani nel Centro Storico – risponde subito Anticoli – perché andava fatto prima e si poteva fare. A causa di questa legge oggi il Centro di Roma è pieno di fast-food, frutterie, minimarket e ristoranti che non rispettano minimamente quel distanziamento e quell’alternanza che prima era d’obbligo. Non c’è varietà e questo uccide il tessuto storico di Roma, oltre a rendere i quartieri ostili ai loro stessi residenti“.