19 Febbraio 2022 - 8:16 . Nomentano . Ambiente

Discordia in Municipio su Villa Massimo, la riqualificazione dell’ex Casina dei Pini fa discutere

Villa Massimo
Villa Massimo

di Barbara Polidori

Da verde pubblico, ad arena di scontro tra le forze politiche del II Municipio. Il 17 febbraio Villa Massimo è tornata all’ordine del giorno nell’aula di consiglio di via Dire Daua e ha riacceso le polemiche tra chi ritiene che le strutture illegali al suo interno debbano essere immediatamente abbattute e chi, invece, propende per riqualificare l’ex Casina dei Pini solo dopo le opportune verifiche.

Il consiglio del Municipio II ha bocciato infatti un ordine del giorno presentato dalla capogruppo M5s al Municipio II, Elisabetta Gagliassi. La proposta avanzata da Gagliassi impegnava la giunta municipale a procedere con urgenza all’abbattimento delle strutture illegali, cioè una parte del punto ristoro che oggi si trova dentro Villa Massimo. “Da anni sul parco di Villa Massimo insistono manufatti edilizi abusivi, abbandonati all’incuria e al degrado” – ha affermato la consigliera Gagliassi  – “Dopo nove anni di immobilismo politico e amministrativo, si restituirebbe così ai cittadini una completa fruizione di Villa Massimo. Sarebbe un ottimo punto di partenza per ulteriori progetti di riqualificazione”.

L’obiezione del M5s è che il II Municipio abbia già le competenze e i finanziamenti per l’abbattimento dell’immobile e per procedere con la riqualificazione dell’area, tra le priorità della Giunta Del Bello. “La maggioranza ha però respinto la nostra proposta con un voto di astensione: così ancora una volta i cittadini vengono privati delle loro aree pubbliche per colpa di una volontà politica”, attacca la consigliera Gagliassi.

TRA RESPONSABILITÀ E RIVENDICAZIONI

A settembre 2021, la candidata al II Municipio e ora attuale presidente, Francesca Del Bello, annunciava in piena campagna elettorale che dopo 6 anni di chiusure, nel 2019 il centrosinistra era riuscito a riaprire Villa Massimo, “riqualificando il verde e l’area ludica. Ora vogliamo fare di più – anticipava Del Bello – riaprire la Casina dei Pini per riattivare un caffè letterario e occuparci anche di altri spazi verdi del territorio”.

Le priorità vengono fissata in agenda, la Giunta Del Bello si insedia al Municipio ma a distanza di pochi mesi i residenti si riaccendono per lo stato di abbandono in cui verte l’ex punto ristoro del Giardino Giuseppe De Meo, che secondo il Comitato VIVA Villa Massimo solo pochi mesi fa pullulava di rifiuti accumulati, sterpaglie, sporcizia e insicurezza.

La bocciatura dell’ordine del giorno, riaccende ora le polemiche. “L’ex Casina dei Pini, chiusa ormai da cinque anni, una volta tornata nella piena disponibilità dell’amministrazione per il venir meno della concessione che dal 2001 al 2014 l’aveva temporaneamente affidata alla gestione di un privato, poteva essere da molti anni già recuperata e rimessa al servizio dei cittadini che usufruiscono della villa, i quali, dopo aver patito la chiusura dell’intero giardino dal 2013 al 2019 e aver visto ridimensionare pesantemente l’area giochi sono costretti da tempo a rinunciare sia ad un punto ristoro che ad un servizio igienico”.

Ma alla base delle attese e delle speranze tradite, ci sarebbero degli step burocratici che non possono essere ignorati secondo il II Municipio. “L’immobile di Villa Massimo ha un vincolo della Soprintendenza archeologica di Stato, che deciderà quale parte sarà abbattuta, in quanto abusiva e quale no. Solo dopo si passerà alla riqualificazione. La Soprintendenza deve capire l’esatta metratura del punto di ristoro. Per quanto riguarda la demolizione sì, i fondi già ci sono, e il Municipio ha chiesto di acquisire il bene, ma al momento anche questo è un iter oggetto di valutazione”, spiega Andrea Rollin, presidente della Commissione Ambiente, Rifiuti, Transizione ecologica e Decoro Urbano del II Municipio.

Secondo la maggioranza, il Municipio è quindi in un’impasse con la Sovrintendenza, intenta a trasmettere i vincoli e le prescrizioni su cosa si debba abbattere, cosa no e cosa fare negli spazi dopo averli abbattuti. “Invito tutti ad abbassare i toni e ad aiutarci a procedere prima possibile” – è intervenuto l’Assessore all’Ambiente, al Verde e allo Sport del Municipio II, Rino Fabiano – “Per quanto mi riguarda interrogherò insieme alla presidente i cittadini, soprattutto le scuole che nei mesi scorsi ci avevano rappresentato l’utilità di servizi igienici ludico culturali e sportivi”.

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