17 Giugno 2021 - 7:36 . porta-pia . Cronaca
Commercio in ginocchio a via Alessandria, il Pd chiede “lo stato d’emergenza”
Dal 10 maggio 2019 al 6 agosto 2020: tanto è stata chiusa via Alessandria a causa di un interminabile cantiere Acea dovuto all’apertura di una voragine proprio al centro della carreggiata. Quindici mesi in cui la strada in zona Porta Pia ha visto ridursi drasticamente il passaggio dei residenti, impossibilitati a transitare e parcheggiare. Poi ci si è messo il lockdown da inizio marzo a metà maggio 2020 e lo smartworking, con i lavoratori che ancora oggi non si recano in ufficio o lo fanno solo pochi giorni a settimana.
Per questo oggi, giovedì 17 giugno, il consiglio municipale del II discuterà una mozione per “riconoscere lo stato di disagio” in cui vivono i commercianti di via Alessandria, soprattutto nel tratto che arriva a via Reggio Emilia. I danni economici, infatti, sono stati pesanti: subito dopo l’estate 2020 una storica pelletteria (Soliani), aperta addirittura nel 1945, ha chiuso i battenti.
Poco prima, a inizio agosto, aveva chiuso la profumeria Ciano: inaugurata nel 1988, dopo trentadue anni il proprietario ha deciso di spostarsi al Nomentano, lasciando il civico 94 di via Alessandria.
La mozione di oggi è a firma dei consiglieri del Partito democratico Caracciolo, Rossi, Bogino, Rollin, Ferraresi, Capraro, Boca, Manno e Seddaiu. “E’ come se si volesse riconoscere lo stato d’emergenza in via Alessandria – spiega Rollin – perché con un cantiere durato quasi un anno e mezzo e poi il Covid, la situazione è seria. Ci sono attività commerciali che non riescono ad andare avanti. Stessa situazione a via Salento“. Anche in zona piazza Bologna, infatti, il 18 giugno 2019 si aprì una voragine di 6-7 metri di profondità, con intervento di Acea che ha comportato la chiusura della strada per circa un anno.