16 Febbraio 2022 - 7:30 . san-lorenzo
Viale delle Provincie, concluso il censimento delle famiglie
di Barbara Polidori
C’è frenesia nei corridoi del palazzo di viale delle Provincie, tra chi si affretta a tirar fuori il certificato di stato di famiglia, chi il codice fiscale e chi invece si domanda dove vivrà nei prossimi mesi, se non in quel palazzone occupato. È stato confermato ieri mattina, 16 febbraio, il censimento degli abitanti di viale delle Provincie 196, ex stabile Inpdai dove risiedono 140 nuclei famigliari, tra cui moltissimi bambini.
A distanza di una settimana da quando il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, ha ordinato il sopralluogo delle Forze dell’Ordine, dalle prime luci del mattino gli abitanti dello stabile di San Lorenzo si sono trovati a confrontarsi con gli assistenti sociali del II Municipio e le istituzioni, presenti sul posto per il censimento di tutti i residenti del palazzo.
Tra loro anche tanti infermi e bambini, chi in braccio e chi scruta perplesso il viavai degli agenti di polizia e dei residenti, in attesa di essere censiti. Tra gli occupanti, c’è anche chi si lascia andare agli sfoghi: “Sono 40 anni che vivo in questa città e da 9 anni qui” – racconta Lemlem, residente di 66 anni, vedova e senza altri familiari – “Ho vissuto per 30 anni pagando l’affitto a Montemario e poi ho chiesto in ogni modo di accedere alle case popolari, ma non c’è stato verso. Se solo la gente sapesse quant’è difficile entrare in graduatoria per gli alloggi, capirebbe cosa stiamo vivendo e quanto sia importante questo posto per noi. Grazie al passaparola di altri occupanti sono arrivata a viale delle Provincie, ma dopo che ne sarà della gente come noi?”.
Secondo Paolo Di Vetta, del comitato Associazione Inquilini e Abitanti (Asia Usb), “Se dovesse funzionare la cabina regia che vuole mettere in piedi il prefetto, dovremmo concludere tutto in giornata. L’unico problema è che Piantedosi ha parlato di scadenza dello sgombero entro aprile, prima che sia selezionato un commissario ad acta”. Secondo il Tar, lo sgombero dello stabile sarebbe dovuto avvenire entro luglio ma, se così fosse, il censimento e il successivo sgombero influirebbero anche sull’anno scolastico dei tanti minori che vivono a viale delle Provincie, molti iscritti alle scuole del Nomentano e di piazza Bologna. “Abbiamo chiesto che ci sia uno slittamento dei termini dello sgombero fino al 30 giugno, in modo tale che i bambini possano finire serenamente l’anno scolastico”, spiega Di Vetta.
Famiglie e comitati puntano a una soluzione abitativa che ricalchi il modello Caravaggio, l’immobile in zona Tor Marancia liberato a luglio 2021, con cui le Forze dell’Ordine adottarono un approccio soft, mettendo a disposizione alloggi alternativi e bonus affitti. Se sia uno scenario replicabile, si evincerà solo nei prossimi giorni, dopo il censimento, e quando Comune e Regione indicheranno una soluzione abitativa.