1 Giugno 2021 - 7:30 . Montesacro . Cronaca

Torna la “movida” a Città Giardino, residenti sul piede di guerra

Clienti fuori ad alcuni locali di viale Gottardo a Città Giardino - foto d'archivio
Clienti fuori ad alcuni locali di viale Gottardo a Città Giardino - foto d'archivio

Si allunga il coprifuoco – dalle 22 alle 23 – e riaprono bar e ristoranti, così i romani tornano a popolare le strade e le piazze dei quartieri. Città Giardino, ovviamente non fa eccezione. Da settimane è quasi impossibile trovare un posto nei locali di zona senza prenotazione. Tutto questo, ovviamente, non passa inosservato agli occhi di chi da quelle parti ci vive. 

Il comitato Città Giardino – da gennaio alle prese con la lotta contro il progetto di pedonalizzazione di piazza Sempione – ha recentemente pubblicato un post nel quale denuncia la situazione della “movida” oltre al proliferare di tavolini, a loro detta “fuori ogni regola”.

“Assistiamo ormai da giorni a Città Giardino ad una diffusione incontrollata di violazioni di norme varie – spiegano – : occupazioni sempre più ampie di suolo pubblico con conseguente perdita di parcheggi regolari, soste in doppia fila, clacson selvaggi e schiamazzi vari, rifiuti straripanti dai cassonetti in molte strade. Stiamo tornando insomma ai problemi pre Covid, ma finite le restrizioni le occupazioni di suolo pubblico verranno revocate o saremo invasi sia da tavolini che da gente in piedi con la bottiglia in mano?“.

Ovviamente il riferimento a piazza Sempione non può mancare: “Veniamo accusati di dire falsità – continua il post – , ma ormai è sotto gli occhi di tutti il vero obiettivo della pedonalizzazione: una grande distesa di tavoli e bottiglie e grandi eventi. Questo vediamo nel futuro di questa piazza, oltre a tanto tanto traffico visto che viene imbottigliata dal restringimento della carreggiata. La riapertura delle attività commerciali deve andare d’ accordo con le regole e la vivibilità del quartiere per tutti”.
“Divertirsi non vuol dire che altri non debbano dormire – conclude il comitato – . E ricordiamo anche le attività che non ce l’hanno fatta a riaprire, magari perché non abbastanza forti: queste sì che andrebbero protette. Continueremo a ripeterlo: rispetto reciproco alla base di tutto. Sarà un ‘ estate dura, già venduta alla campagna elettorale“.