18 Gennaio 2021 - 19:00 . Montesacro . Scuola
Scuola, tra Dad e ritorno a metà: “Una ferita per gli studenti”
Oggi in tutto il Lazio gli studenti delle scuole superiori sono tornati a scuola in presenza, almeno al 50%. Nel quartiere Montesacro, come in tutta la città, in centinaia hanno disertato aule e lezioni online in segno di protesta, dandosi appuntamento nel piazzale della metro B di Conca d’Oro per un’assemblea che ha riunito i principali licei del municipio.
Quello che chiedono i ragazzi e le ragazze non è semplicemente fermare la didattica a distanza, ma anche garantire un rientro nelle aule il più sicuro possibile, un incremento dei trasporti scolastici e in generale un’attenzione maggiore alla scuola pubblica attraverso investimenti sul personale e sulle strutture. “Mancano le aule – spiegano Pietro, Tommaso e Sara del liceo “Aristofane” – , manca il personale e manca la strumentazione adeguata per garantire a tutte e tutti un apprendimento democratico. Nello specifico della Dad c’è da dire che come soluzione emergenziale andava anche bene, era necessaria, ma adesso a distanza di quasi un anno sta creando grossi scompensi. Noi ci sentiamo meno preparati, manca il dibattito in classe con i compagni e i professori e soprattutto ci sono alcuni di noi che per disagi vari stanno pagando fortemente questa soluzione“.
Tommaso a giugno affronterà l’esame di maturità ed è molto preoccupato. “Non mi sento pronto – ammette – e spero vivamente che l’esame verrà fatto con modalità diverse, che tengano conto di queste difficoltà. Prepararsi alla Maturità significa studiare con costanza e potersi anche confrontare quotidianamente coi prof, cosa che finora non è stata possibile e che non sappiamo se e quando tornerà ad esserlo“.
Claudia Pratelli, assessora alla Scuola di piazza Sempione, era presente all’assemblea di questa mattina. “Questi ragazzi hanno tutto il nostro appoggio – spiega a Roma h24 – perché è loro sacrosanto diritto di chiedere maggiore sicurezza e certezze. La Dad andava bene all’inizio, ora sta ampliando giorno dopo giorno le disuguaglianze tra studenti, perché non tutti hanno le stesse possibilità. Ho trovato molto matura la protesta di oggi, perché non si è discusso solo dell’immediato e delle problematiche conseguenti all’emergenza sanitaria, ma anche del futuro e dell’idea di scuola che questi giovani hanno. Purtroppo come istituzione possiamo fare poco, noi ci occupiamo di manutenzione fino alle scuole Medie, ma già oggi ho inviato una lettera al Comune, una alla Città Metropolitana e una alla Asl chiedendo ad ognuno per le sue competenze di fare di più sui trasporti, sull’adeguamento degli spazi e sugli screening e i tamponi”.
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