“La scuola sì, ma non così”. E’ questo lo slogan scelto da studentesse e studenti del liceo “Nomentano” del quartiere Montesacro, che questa mattina hanno deciso di protestare davanti alle sedi centrali e succursali dell’istituto, nel giorno della riapertura delle scuole nel Lazio.

“Abbiamo messo in luce le contraddizioni di una scuola malata da tempo – spiegano – , i cui problemi sono resi solamente più evidenti dall’emergenza Covid. I problemi strutturali degli edifici, delle classi pollaio e dello scarso numero di docenti di ruolo sono dovuti a decenni di tagli alla scuola, utilizzata come bancomat per finanziare settori meno importanti per la crescita culturale del paese”.  Non ne possono più della didattica a distanza, dell’eventuale ingresso a scuola per turni e delle lezioni in presenza “a percentuale”. “Siamo qui per dimostrare che il mondo della scuola è più che mai unito, docenti e studenti dalla stessa parte, che combattono per una scuola più equa e solidale. Siamo stanchi che il dibattito pubblico si limiti alla divisione in pro Dad (didattica a distanza, ndr) e no Dad – concludono- noi vogliamo che grazie ai soldi dell’Unione Europea la scuola sia reinventata e modernizzata, investendo in quella che è l’istituzione che si deve occupare della formazione di futuri cittadini e cittadine”.

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