14 Giugno 2021 - 16:00 . Montesacro . Cronaca

Roma e Lazio in zona bianca, basta coprifuoco: ecco quali sono i luoghi più a rischio “malamovida” a Montesacro

La polizia presidia i luoghi della movida romana
La polizia presidia i luoghi della movida romana

di Valerio Valeri

Da lunedì 14 giugno Roma e il Lazio sono entrate in zona bianca. Tra le novità principali c’è quella della fine del coprifuoco, che dal 7 giugno era stato già esteso alla mezzanotte. Questo significa che, nelle strade e nelle piazze con più concentrazione di ristoranti, pub e locali, gli avventori potranno rimanere a mangiare e bere senza più limiti orari, se non quello delle 2 per la somministrazione di alcolici.

Clienti fuori dai locali di Città Giardino (foto di repertorio)

Un tema che da sempre preoccupa i residenti di Città Giardino. Non è stato certo il Covid, infatti, a far emergere il conflitto tra i diritti di chi vive nel nostro quartiere a riposarsi e quelli degli esercenti che – soprattutto dopo quasi un anno e mezzo tra lockdown, restrizioni e divieti – non vedono l’ora di poter tornare a lavorare a pieno regime per recuperare il fatturato perduto.

Il prossimo fine settimana sarà il primo dal ritorno alla (quasi) normalità e l’attenzione si concentrerà inevitabilmente su specifiche zone di Montesacro. Andiamo a vedere quali sono.

Viale Gottardo, via Cimone e piazza Menenio Agrippa

Un locale a viale Gottardo

E’ il quadrante di Città Giardino dove, notoriamente, si concentra di più la “movida” notturna. Decine i locali attivi in poche centinaia di metri, tra bistrot e trattorie, birrerie, gelaterie e forni aperti h24. All’incirca dal 2010, quando cominciarono ad aprire i primi locali in una zona altrimenti priva di attrattiva per i più giovani, è iniziata la diatriba tra i residenti e chi, provenendo anche da altre zone di Roma, cerca un po’ di svago nelle calde sere d’estate.
Schiamazzi, doppie file, parcheggi selvaggi, litigi in piena notte dovuti all’abuso di alcol, bottiglie vuote abbandonate sulle auto in sosta, sui marciapiedi e nei giardini storici della zona, rifiuti, qualche incivile che urina sui portoni: il comitato Città Giardino è da sempre in prima fila per denunciare tutte le situazioni oltre il limite. Anche di recente, tramite la pagina Facebook ufficiale, l’associazione dei residenti ha chiesto maggiore attenzione da parte di istituzioni e forze dell’ordine nei confronti di Città Giardino, ponendo l’accento anche sul proliferare di tavolini, conseguenza della liberalizzazione approvata dal Governo e messa in atto dalla sindaca Raggi, per far fronte all’emergenza Covid e dare più respiro agli esercizi pubblici.
Nel 2018, durante la campagna elettorale per il rinnovo della giunta municipale dopo la caduta della grillina Roberta Capoccioni, Giovanni Caudo mise sul tavolo la “regola di Ponte Tazio”, ovvero la possibilità di chiudere tutti i locali di Città Giardino all’1.15 di notte. Un sogno, per i residenti, rimasto tale: a differenza dell’epoca in cui Walter Veltroni era sindaco, infatti, oggi i presidenti di Municipio non hanno più il potere di chiudere un esercizio pubblico (“è una decisione di Raggi” spiegò al tempo Caudo).

Piazza Carlo Talenti e via Cecco Angiolieri

In tutto il III municipio, è probabilmente l’unico altro punto “critico” al di fuori di Città Giardino. Tra la piazza di ingresso di Montesacro Alto venendo da Jonio e il parco delle Mimose, quadrante dove insiste in particolare un esercizio commerciale storico del quartiere, punto di ritrovo per migliaia di persone ogni giorno, dalla colazione fino all’aperitivo. Già tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, qualche residente della zona denunciava importanti assembramenti fuori dal locale, con centinaia di giovani – molti senza mascherina – spritz in mano, a intrattenersi anche dopo le 18, limite orario imposto durante la zona arancione per consumare in un locale.

La task force dell’Osservatorio per la sicurezza

Già il 27 aprile, quando Roma e il Lazio tornarono in zona gialla, si è tenuta una riunione dell’Osservatorio per la sicurezza del III Municipio, durante la quale carabinieri, polizia di Stato e polizia locale insieme al presidente Caudo hanno stabilito i punti fermi per un’azione di contrasto alla cosiddetta “malamovida”, soprattutto in chiave anti-Covid, con un incremento delle unità a disposizione di ogni reparto per un pattugliamento costante e capillare delle zone nevralgiche durante i weekend. Ed effettivamente ormai da due mesi Città Giardino in particolare è attenzionata dalle forze dell’ordine, con volanti che battono il territorio e sostano lungo il perimetro della principale viabilità del quartiere.