Dall’inizio della pandemia, con il lockdown nazionale iniziato a marzo e conclusosi a maggio 2020, oltre alle chiusure e ai divieti successivi dovuti al tentativo di frenare il contagio da Coronavirus, moltissime realtà sportive locali hanno vissuto una frenata importante. Se non uno stop totale.

Tra loro, le associazioni sportive che operano nelle palestre scolastiche dei nostri quartieri. Per questo motivo il III Municipio ha deliberato la proroga delle concessioni fino al 2023. “Il settore sportivo è stato uno dei più colpiti dalle restrizioni conseguenti alla pandemia – scrivono in una nota l’assessora alla Scuola Claudia Pratelli e il presidente Giovanni Caudo – : non si può quantificare quanto sono mancate la socialità, l’inclusione e l’educazione alla salute che lo sport porta con sé. Si puó quantificare benissimo invece il gigantesco danno economico al tessuto di piccole associazioni sportive territoriali che garantiscono un servizio pubblico di prossimità”

“Da un anno i collaboratori sportivi sono senza lavoro  – continuano – e sostanzialmente senza ristori. Da un anno le associazioni non hanno entrate ma sopportano delle spese. Eppure il Comune di Roma, nonostante una delibera approvata dall’assemblea capitolina, ha traccheggiato finora rispetto alla sacrosanta richiesta delle associazioni sportive affidatarie dei centri sportivi municipali di azzerare i canoni di locazione a fronte del divieto di utilizzare la palestra”.

Per questo a piazza Sempione è stata approvata ieri, mercoledì 17 marzo, una delibera che sblocca la situazione e dà respiro alle associazioni. “Abbiamo quindi previsto la proroga degli affidamenti fino al 2023  – annunciano concludendo la nota – e l’azzeramento dei canoni per tutto il 2020, come atto dovuto ma importante per dare modo allo sport di tornare a respirare e recuperare questi drammatici anni perduti”.