8 Marzo 2021 - 14:34 . Montesacro . Ambiente

Aniene, monitoraggio delle discariche spondali: “Situazione critica”

Domenica di monitoraggio per il fiume Aniene. Ieri, 7 marzo, un gruppo di volontari ha effettuato la discesa del corso da sotto il ponte del Grande Raccordo Anulare fino alla confluenza con il fiume Tevere, dopo Ponte Salario, per monitorare la situazione delle discariche abusive lungo gli argini.

A partecipare al monitoraggio, compiuto con gommoni e droni in supporto, diverse associazioni come Insieme per l’Aniene, Roma Rafting, Il Ranch, Roma Adventure e i volontari della Protezione Civile.

Il monitoraggio del fiume Aniene – Foto Reporter Montesacro
Il monitoraggio del fiume Aniene – Foto Reporter Montesacro

Tra loro Giampiero Russo, presidente di Roma Adventure e responsabile nazionale dell’Unione Italia Sport per Tutti Acquaviva, che si occupa a livello nazionale degli sport di fiume. “Sono circa 25 anni che scendiamo l’Aniene nel basso corso da Tivoli a Roma – racconta – . Facciamo discese in canoa e rafting solitamente, così abbiamo deciso di esplorare l’Aniene. Notoriamente questo fiume è sinonimo di fogna nella narrazione collettiva, non che sia falso ma ha una sua dignità anche paesaggistica. Le condizioni ambientali sono critiche, però non se ne parla mai. Il Tevere è inquinato dall’Aniene, ma tutti gli studi fatti si rivolgono al Tevere, nel tempo c’è stato un miglioramento che percepiamo, ma quello che caratterizza il tratto urbano è il degrado delle sponde”. 

Facendo questo screening “è più semplice individuare i rifiuti sulle sponde, essendoci meno vegetazione. Lo facciamo perché in questa maniera possiamo indicare a chi di dovere dove intervenire. Noi facciamo parte di quella rete di realtà civiche che stanno discutendo il contratto di fiume. Il degrado è graduale e vede la sua espressione massima alla confluenza col Tevere, dove prima c’era il campo rom che è stato poi sgomberato e successivamente è andato a fuoco. Lì i rifiuti ci sono ancora e colano lentamente nel fiume, senza che nessuno intervenga”. 

Giampiero ha ricordato “l’importanza di questa attività e dell’esperienza di partecipazione delle realtà cittadine che insistono lungo l’asse fluviale, anche e soprattutto con la finalità della definizione del contratto di fiume”.