17 Maggio 2021 - 15:24 . Tufello . Curiosità
Perché vivere al Tufello è un orgoglio e com’è cambiato (in meglio)

di Antonio Tiso
“Essere del Tufello per me è un vanto. Oggi, come quando ero ragazzo, è un quartiere dove c’è sempre stata solidarietà tra le persone, anche tra anziani e ragazzi. È nato da una serie di comunità che forzatamente si trovarono a convivere insieme, ma poco alla volta, dopo alcuni scontri iniziali, divennero una realtà compatta”. Quando parla del suo quartiere, Romano, 60 anni, professione pittore edile, ci mette il cuore. E racconta con piacere quale sia, per lui, l’identità di un abitante della zona.

Crescere in periferia
“Ho vissuto tutta la mia vita in questo spicchio di Roma compreso tra via Monte Cervialto, via Giovanni Conti e via di Vigne Nuove. Il senso di appartenenza di chi, come me, è diventato uomo tra queste strade e piazze è forte”.
L’anima popolare del quartiere
Nel 1935 ebbe inizio la costruzione delle case popolari per gli sfrattati dalle zone di via delle Botteghe Oscure e piazza Navona, per gli scampati ai bombardamenti di San Lorenzo e per i cittadini rimpatriati dalla Libia e dalla Francia a seguito della guerra. “Erano persone semplici ma avevano un grande cuore, lo stesso che ritroviamo oggi”, aggiunge Romano. “Questo è un quartiere dove a parte negli anni ’70, quando ci fu la piaga della droga e della criminalità, abbiamo sempre vissuto bene”.
I luoghi del cuore
“Ci sono posti come la palestra sociale dedicata a Valerio Verbano dove si fa sport a prezzi popolari, per togliere i ragazzi dalla strada. Oppure la parrocchia di Santa Maria Assunta, che dagli anni ‘50 rappresenta un riferimento per tutti. Piazza degli Euganei, dove oggi c’è il mercato rionale, è un altro punto di incontro per tutte le generazioni”.
Com’è cambiato nel tempo
Oggi il Tufello è ancora periferia e molto si potrebbe fare, ma nel tempo è cambiato in meglio. Ha una sua biblioteca, la Ennio Flaiano, una piscina, la Crawl 2000 a via Gran Paradiso, è ben collegato al resto della città; vengono grandi artisti come Jorit per realizzarvi murales a via delle Isole Curzolane, ci sono condomini che vengono riqualificati, come a via Monte Epomeo. Una caratteristica che però resta costante è la sua veracità. “Per strada o nelle piazzette, ogni giorno assistiamo a teatrini di anziani. Come fai due passi qui saluti qualcuno. Non è più il quartiere della mia infanzia, quando passavo da una casa all’altro e le porte erano aperte, ma continua a essere un quartiere di Roma dove la gente è genuina e solidale”.