25 Marzo 2021 - 7:38 . Vigne Nuove . Retesociale
Casaletto, il centro diurno per disabili di Vigne Nuove diventa “Polo Lumière”
Il “Casaletto” a largo Fratelli Lumière, a Vigne Nuove, potrà continuare la sua attività sociale e sanitaria. Anzi, diventerà “Polo Lumière”, grazie al protocollo d’intesa siglato ieri, mercoledì 24 marzo, tra Roma Capitale e Asl Roma 1.
Una storia ventennale quella del “Casaletto” (gestito dall’Asl sin dal 2002) che lo scorso ottobre ha rischiato di venire interrotta. Il Comune, infatti, aveva messo al bando la gestione della struttura, dove vengono accolte ogni giorno circa 95 persone con disabilità, tra cui 8 residenti all’interno della Casa famiglia. Un provvedimento che aveva spiazzato gli operatori del centro e gli utenti, famiglie comprese.
“L’obiettivo è affermare un progetto innovativo – si legge in una nota della Sindaca Virginia Raggi e dell’assessora alla Persone, alla Scuola e alla Comunità Solidale Veronica Mammì – , nei locali in zona Vigne Nuove di proprietà di Roma Capitale e già utilizzati dalla Asl Roma 1, per rispondere in modo organico alla molteplicità dei bisogni delle persone adulte con disabilità che richiedono sia prestazioni sanitarie che azioni di protezione sociale, al fine ultimo di favorirne l’emancipazione, l’inclusione e la massima autonomia possibile lungo il progetto di vita”.
Il progetto del nuovo polo prevede un percorso personalizzato al fine di acquisire abilità necessarie per raggiungere il più alto livello possibile di autonomia fisica, psichica e sociale. “Saranno così offerte occasioni di sperimentazione e apprendimento negli ambiti della cura del sé – continua la nota – , delle attività di vita quotidiana e delle relazioni interpersonali, per favorire l’inserimento sociale e anche, laddove possibile, un eventuale inserimento lavorativo“. L’equipe che si occuperà del polo sarà composta da personale del dipartimento Politiche Sociali di Roma Capitale e del distretto 3 dell’Asl Roma 1. “Vengono così preservati e rimodulati – sottolinea il Campidoglio – , in coprogettazione, gli interventi in favore delle persone con disabilità precedentemente svolti presso la Casa Famiglia e il Centro Diurno della struttura, in un’ottica di integrazione sociosanitaria che ne potenzi la portata: le attività residenziali accoglieranno fino a 8 persone adulte con disabilità, mentre le attività psico-socio-riabilitative di tipo diurno potranno coinvolgere fino a 100 utenti“.
“Da molti anni questo centro è un modello di integrazione socio-sanitaria per le persone con disabilità. Con questo accordo Asl e Roma Capitale si impegnano a portarlo avanti nell’interesse delle famiglie coinvolte e di tutta la comunità”, dichiara il direttore generale di Asl Roma 1, Angelo Tanese.
“Sappiamo molto bene quanto sia centrale il ruolo del ‘Casaletto’ nel III Municipio – commenta Giovanni Caudo, presidente del Municipio – avendo portato avanti con il Comitato delle famiglie implicate anche una raccolta firme per evitare lo smantellamento di questa esperienza di successo nel nostro territorio, come era invece intenzione del Comune solo nell’ottobre del 2020. In quell’occasione, abbiamo raccolto oltre 1500 firme: un’espressione chiara dell’importanza di posti come questo. Siamo consapevoli dell’importanza delle azioni poste in essere dal nostro Municipio per arrivare a un risultato che, solo nell’autunno scorso, sembrava quasi impossibile”.
Già nello scorso mese di luglio – prosegue il mini sindaco – insieme all’assessora al Sociale, Maria Concetta Romano, abbiamo richiesto un incontro con l’assessora Mammì e il direttore del dipartimento proprio per spiegare la centralità sociale e culturale del Centro Fratelli Lumiere e l’indiscussa importanza del progetto. Ringrazio in particolare la Asl e il direttore del distretto 3 per aver portato avanti questa esperienza innovativa, i responsabili del centro del ‘Casaletto’ e, non da ultimo, il direttore della Asl Roma 1 per aver saputo valorizzare l’eccezionalità e l’unicità di questa esperienza che abbiamo contribuito a salvaguardare”.
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