Ieri Stefano Cecchi, commerciante di piazzale Jonio che si è incatenato martedì 23 febbraio davanti al suo negozio per impedire i lavori della ciclabile transitoria, ha dichiarato di aver parlato con una rappresentante della polizia locale di Roma Capitale, la quale avrebbe sostenuto – con tanto di mappa in mano – di non sapere nulla riguardo alla ciclabile: “Qui non è prevista”, avrebbe affermato.

Roma H24 ha interpellato a riguardo l’agenzia Roma servizi per la mobilità. “Non è assolutamente vero – hanno risposto – , perché quel tratto di ciclabile è stato approvato alla fine di un iter amministrativo, con una determinazione dirigenziale del dipartimento mobilità”.

Sull’interruzione dei lavori (Cecchi aveva raccontato di aver ottenuto la sospensione dei lavori per alcuni giorni), l’agenzia fa sapere che “si è resa necessaria perché devono ancora finire di rifare l’asfalto in quel tratto di strada. Appena fatto, verranno dipinte le strisce della ciclabile”. 

In ogni caso, circa 7/8 commercianti di piazzale Jonio – tra i quali per l’appunto Cecchi, Donato Gaetano del negozio di abbigliamento, Adriana Grillo di “Biti Bar” e Andrea Grilli della trattoria – si stanno costituendo in un comitato, avvalendosi della consulenza di un avvocato, per impedire in ogni modo possibile la realizzazione della pista.