Sale a tre il numero di casi confermati di vaiolo delle scimmie. Tutti e tre isolati allo Spallanzani. Lo fa sapere l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. “Ho appena ricevuto notizia dal Seresmi (Servizio regionale per la sorveglianza delle malattie infettive, ndr) – spiega – che anche gli altri due casi sospetti correlati con il caso zero italiano, sono stati confermati, pertanto salgono a 3 i casi di vaiolo da scimmie tutti presi in carico dall’Istituto Spallanzani. Ho aggiornato il Ministro Speranza sull’evoluzione della situazione“.

Il vaiolo delle scimmie “è una malattia virale causata dal Poxvirus che colpisce prevalentemente questi animali – si legge sul sito della Fondazione Veronesi –. Un virus molto simile a quello del vaiolo umano. La malattia si manifesta inizialmente attraverso sintomi simili a quelli dell’influenza. Ciò che caratterizza la malattia è la comparsa di lesioni cutanee”.

Il virus si trasmette “prevalentemente per contatto incidentale con animali infetti o con persone che hanno soggiornato in zone a rischio. Il contagio avviene per contatto diretto con le lesioni, con i fluidi corporei e con gli indumenti contaminati. La letalità è pari al 10 per cento degli individui sintomatici”.