14 Aprile 2022 - 11:31 . Cronaca
Turismo pasquale in ripresa, ma agli arrivi nella Capitale mancano russi, cinesi e giapponesi
“Sono stati due anni difficilissimi. Alcuni tra noi non ce l’hanno fatta e hanno chiuso. Noi siamo sempre stati ottimisti, nonostante le bastonate ricevute. Qualche segnale positivo c’è: in questo mese abbiamo tutti notato un aumento delle presenze e c’è voglia di tornare a una vita normale. Ma mancano ancora Cina Russia, Sud-est asiatico, Giappone e Sudamerica, che rappresentano il 50% del turismo mondiale. Inizieremo a rivederli forse in autunno”. Così il presidente di Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli, in occasione dell’Albergatore day in corso oggi nella Capitale.
Il turismo a Roma per Pasqua 2022 registra segni di ripresa rispetto al 2021, anche se con livelli ancora distanti dalla fase pre-pandemica: gli arrivi complessivi sono circa 235mila (-36,9% rispetto a Pasqua 2019) mentre le presenze sono stimate in 583mila (-39,5% rispetto al 2019). I dati sono stati resi noti da Federalberghi nel corso dell’Albergatore day 2022, l’evento che coinvolge gli attori del settore alberghiero che anche quest’anno si tiene al Parco dei Principi vicino Villa Borghese.
Nello specifico, negli hotel di Roma gli arrivi stimati sono 155mila e le presenze 373mila. Negli esercizi complementari gli arrivi stimati sono 80mila e le presenze 210mila. Nell’insieme della Città metropolitana di Roma gli arrivi complessivi sono stati stimati in 257mila e le presenze in 636mila.
“Non è la prima volta che si manifestano segnali di ripresa nella traversata del deserto che per noi hanno rappresentato gli ultimi due anni- ha commentato il presidente di Federalberghi, Giuseppe Roscioli- ma essendo sempre stati smentiti da nuove criticità, da varianti covid inedite e da conflitti bellici non riteniamo sia il caso di cantare vittoria. Come categoria che sta ancora contando i danni subiti, affrontando i debiti contratti con le banche e registrando mancate riaperture, ci auguriamo che questa tendenziale crescita possa proseguire, ma restiamo consapevoli che per fattori legati al movimento internazionale dei flussi la piena ripresa di Roma non potrà realizzarsi prima del 2024”.