23 Gennaio 2022 - 16:17 . Cronaca

Sergio Mattarella verso il trasloco nel Trieste-Salario: ecco i “suoi” luoghi nel quartiere

Sergio Mattarella
Sergio Mattarella

di Giulia Argenti

Le foto degli scatoloni che, man mano, vengono riempiti negli uffici del Quirinale sembrano essere l’ennesima conferma (nel caso ce ne fosse ancora bisogno): Sergio Mattarella è pronto a lasciare il Quirinale alla scadenza naturale del suo mandato (3 febbraio).

Foto dall’account Twitter di Giovanni Grasso

I grandi elettori che da oggi, 24 gennaio, inizieranno a votare per eleggere il nuovo Capo dello Stato farebbero, dunque, bene a trovare quanto prima l’intesa su un nome, perché Mattarella di bis non sembra proprio volerne parlare. Mentre appare sempre più vicino il suo trasloco nel nostro territorio: a novembre, infatti, il presidente della Repubblica ha firmato il contratto d’affitto per un appartamento nell’area di viale di Villa Grazioli.

L’appartamento del Trieste-Salario, visitato lo scorso 29 settembre – raccontava il Corriere della Sera – è grande 120 metri quadri con salone, cucinino, due bagni e tre camere. Il Presidente, d’altronde, ha un legame speciale con il quartiere.

Sergio Mattarella con il padre Bernardo

Il legame di Mattarella con il Trieste-Salario, d’altronde, è piuttosto forte: il presidente, di origine siciliana, si trasferisce con la famiglia a Roma da bambino, a causa degli impegni politici di suo padre, Bernardo Mattarella, politico democristiano. Si diploma all’Istituto San Leone Magno insieme al fratello, Piersanti, anche lui politico, assassinato dalla mafia il 6 gennaio 1980, durante il suo mandato da presidente della Regione Sicilia. A Piersanti è dedicata anche una targa posta nel cortile dell’istituto privato.

Dopo il diploma, Sergio Mattarella non si allontana troppo dal nostro quartiere: frequenta la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università La Sapienza, laureandosi con il massimo dei voti e la lode, discutendo una tesi su “La funzione dell’indirizzo politico”. Dal Trieste-Salario, inoltre, arriva, inoltre, Giovanni Grasso, portavoce del presidente Mattarella, anche lui ex studente dell’Istituto San Leone Magno.

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