9 Dicembre 2021 - 7:25 . Scuola
Scuola, venerdì 10 gli studenti tornano in piazza: “Il Governo ci ascolti o continueremo a occupare”
Dopo la grande manifestazione del 19 novembre e l’ondata di occupazioni dei licei, venerdì 10 dicembre gli studenti e le studentesse tornano in piazza a Roma e in tutta Italia. L’appuntamento nella Capitale è alle 10.30 fuori dalla fermata della metro B Piramide. “Lo facciamo perché crediamo che solo con un’alleanza tra student3 e lavorator3 si possa conquistare il futuro”, si legge sul comunicato della Rete degli studenti medi, che rivendica le azioni finora intraprese per farsi ascoltare.
“In migliaia abbiamo percorso le strade e le piazze del paese lo scorso 19 Novembre – scrivono –. In più di 40 piazze abbiamo chiesto a gran voce che il nostro futuro sia al centro dell’agenda del governo, ma dalla legge di bilancio e dal Pnrr non sembra esserci nulla per la nostra generazione. Abbiamo deciso quindi di occupare i nostri istituti, riprendendoci gli spazi che ci erano stati tolti negli ultimi due anni. La costruzione di una scuola a misura di student3 passa anche dal poter fare assemblee di istituto in presenza e riconquistare i momenti di socialità, come la ricreazione. Più di trenta scuole sono state occupate a Roma e in tutta Italia. Volevamo lanciare un messaggio forte: la scuola siamo noi e non la lasceremo in mano a chi l’ha distrutta“.
Per questo, ancora una volta, avanzano delle richieste concrete, promettendo che la mobilitazione continuerà finché non saranno prese in considerazione. “Vogliamo che il Ministero ascolti le nostre richieste – scrivono – convocandoci e aprendo un tavolo sull’edilizia, la didattica e la rappresentanza. Per questo continuiamo a mobilitarci. Le occupazioni e le agitazioni non finiscono qui“.
In particolare, venerdì sciopereranno con docenti e personale Ata (amministrativo, tecnico e ausiliario) per chiedere “un piano straordinario per l’edilizia scolastica, per intervenire sulle situazioni fatiscenti e costruire scuole ecologiche e a misura di studente; didattica orizzontale, per non lasciare indietro nessuno; una riforma della rappresentanza, per contare di più dentro le nostre scuole e avere più voce”.
Infine gli studenti e le studentesse chiedono che venga attuato in ogni scuola il protocollo Alias (Patto di privacy tra la scuola o e il ragazzo o la ragazza richiedente che dimostra di aver iniziato il percorso medico e psicologico per la rettifica della propria identità sessuale), che siano istituiti bagni gender free.