8 Gennaio 2022 - 0:43

Scuola, dai tamponi alle quarantene: le questioni da risolvere prima del rientro secondo i presidi

Una classe a lezione
Una classe a lezione

Campagna di screening capillare per tutti gli studenti, chiarimenti sulle nuove modalità di gestione dei nuovi casi positivi, e soluzioni alla carenza di docenti e personale Ata (amministrativo, tecnico e ausiliario). Queste le richieste dell’Associazione nazionale presidi del Lazio. Cristina Costarelli e Mario Rusconi, rispettivamente presidenti delle sezioni dell’Anp del Lazio e di Roma, le hanno messe nero su bianco in una nota pubblicata sul sito dell’associazione.

“Pur apprezzando il posticipo al 10 gennaio della ripresa delle attività didattiche per le scuole del Lazio – spiegano –urge di seguito rappresentare le numerose criticità che le scuole dovranno affrontare”. Primo punto i tamponi: per i presidi l’organizzazione di appositi drive-in per gli studenti è giudicata insufficiente in quanto “affidata all’autonoma scelta delle famiglie, che dovrebbero raggiungere postazioni lontane con tempi di attesa scoraggianti”.

I presidi chiedono, inoltre, di conoscere le nuove modalità di gestione delle positività a scuola: “Ad oggi non si è informati del fatto che si riprenderà con la sorveglianza con testing, del tutto insostenibile o in altro modo sostenibile e che garantisca salute e sicurezza” spiegano

Ultimo punto: la mancanza di docenti e del personale Ata (amministrativo, tecnico e ausiliario) “tra sospesi per inadempimento degli obblighi vaccinali, personale positivo o in quarantena e altre tipologie di assenza” spiegano Costarelli e Rusconi, che propongono dunque di ridurre l’orario scolastico laddove non sia possibile reperire sostituti. 

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