31 Luglio 2021 - 7:35 . Cronaca
Rifiuti, la discarica di Albano riaprirà il 2 agosto. Borelli: “Procederemo per vie legali”
Lunedì 2 agosto, salvo colpi di scena, riaprirà la discarica di Albano Laziale. Chiuso da 5 anni dopo l’incendio che ha distrutto il Tmb (Trattamento meccanico biologico), l’impianto di smaltimento dei Castelli spalancherà i cancelli ai camion che trasporteranno gli scarti del trattamento dei rifiuti indifferenziati di Roma.
Sempre lunedì 2 agosto, scadrà l’ordinanza della Regione che consente alla Capitale di smaltire i suoi rifiuti nella discarica di Viterbo. Nel capoluogo della Tuscia non vogliono più saperne di “monnezza”. Dunque, ogni giorno, in virtù delle ordinanze della Raggi (nella sua qualità di sindaca della Città Metropolitana) nella discarica di Albano verranno sversate 1.100 tonnellate di rifiuti.
“Provo grande delusione nei confronti di una vicenda che mostra ancora una volta come il grande schiaccia il piccolo, senza alcun rispetto per le comunità sulle quali si abbatte questa decisione – ha commentato all’Agenzia Dire il sindaco di Albano, Massimiliano Borelli – C’è l’esigenza di una città che con i suoi amministratori non ha saputo trovare le misure per gestire i suoi rifiuti a danno dei nostri cittadini. La nostra battaglia legale non arretrerà di un passo e qualsiasi protesta sarà nel rispetto della legge”. Borelli, infatti, già alcune settimane fa aveva annunciato che avrebbe fatto ricorso al Tar contro l’ordinanza che dispone la riapertura della discarica.
Quelle di Albano e dei comuni limitrofi potrebbero non essere le uniche comunità che scenderanno in piazza, perché la sindaca Raggi, secondo quanto si apprende, non vorrebbe limitarsi a riaprire solo la discarica di Albano: “Nel corso della riunione che c’è stata ieri in Prefettura, Raggi ha detto che non basta riaprire la discarica di Albano, non è sufficiente a fare reggere il sistema – ha aggiunto, infatti, Borelli – e da settembre sarà necessario riaprire anche quelle di Colleferro e Guidonia o anche altre”.