20 Aprile 2022 - 15:40 . Cronaca

Rifiuti, annuncio di Gualtieri: “A Roma un termovalorizzatore entro il 2026”

Rifiuti a Roma
Rifiuti a Roma

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, è pronto a utilizzare anche i poteri straordinari che gli derivano dall’essere il commissario per il Giubileo 2025 per realizzare rapidamente il termovalorizzatore della Capitale.

“Stiamo lavorando col Governo e la Regione – spiega – per permettere a Roma di chiudere il suo ciclo dei rifiuti con tutti gli strumenti necessari e ricorrere alle procedure anche straordinarie per garantire certezza, efficienza e rapidità superando il vincolo posto dal piano regionale. Occorre dire che questo vincolo è la conseguenza degli errori della precedente amministrazione capitolina che ha trasmesso dati non reali alla Regione e ne ha tecnicamente condizionato l’analisi. Sono sicuro che riusciremo a trovare soluzioni idonee, anche alla luce delle prossime scadenze giubilari dove il sindaco ha una duplice responsabilità diretta: sindaco e commissario del Giubileo. Roma non può farsi trovare impreparata a questo appuntamento“.

Gualtieri conta di vedere l’impianto pronto entro la fine del suo mandato, che scade nel 2026, o addirittura un anno prima: “Siamo fiduciosi che saremo nelle condizioni di ricorrere alle procedure per garantire rapidità, certezza ed efficienza. L’obiettivo è avere tempi rapidi, ridurre al minimo quelli possibili che durano alcuni anni e concludere entro l’arco della consiliatura e possibilmente entro il Giubileo“.

Le 600mila tonnellate di capacità previste sono “sulla base non dei dati attuali – ha puntualizzato Gualtieri – ma su quelli che incorporano l’aumento della differenziata e la diminuzione della produzione dei rifiuti“. Quanto alla localizzazione, al momento è top secret, anche se l’area industriale del Consorzio di Santa Palomba, sull’Ardeatina, sembra essere quella con maggiori chance finali. “Stiamo lavorando a più ipotesi e in tempi brevi avrete elementi” chiarisce Gualtieri.

Mentre l’assessora ai Rifiuti, Sabrina Alfonsi, sottolinea che “il grande lavoro fatto per individuare la localizzazione sul territorio è stato, insieme al dato dell’inquinamento che produce una discarica, uno degli elementi che ci ha fatto decidere per la termovalorizzazione. Perché non era possibile trovare a Roma una localizzazione per una discarica da un milione di tonnellate“. Nessuna certezza nemmeno su chi realizzerà il termovalorizzatore. Il dato, esplicitato da Gualtieri, di un impianto a “controllo pubblico” lascia pensare ad Acea (di cui Roma Capitale possiede il 51%) ma non si può escludere un’operazione dove all’interno ci sia anche Ama o lo stesso Comune: “Sono possibili varie opzioni ma l’orientamento è un rafforzamento del ruolo degli impianti pubblici, anche se non esclusivo. I fondi per farlo? Si tratta di un investimento che crediamo possa essere agevolmente realizzato col giusto mix di equity (capitale proprio, ndr) e debito” chiarisce Gualtieri.